18.7.07

Un'estate al mare

CON UN BLITZ a largo La Foppa (uno degli angoli "di tendenza" a Milano: ci abita anche Corona) ieri sera oltre al caffè ho comprato anche Un'estate al mare, il romanzo appena uscito di Giuseppe Culicchia. A me Culicchia piaceva dai tempi andati, con la sua straordinaria capacità di cogliere qualcosa che vedo tutti i giorni e al quale tendo a non saper dare un nome. Neanche lui offre nomi, ma racconta storie che restituiscono quel qualcosa. Insomma, il libro è divertente e scritto in maniera scorrevole, ma alla fine placa anche l'indignazione del quotidiano per simpatia e catarsi. Che vuoi di più?

Beh, largo La Foppa la sera è popolato da parte di quell'umanità strafiga "in vacanza nel centro di Milano" che passa sullo sfondo di Un'estate al mare, anche se l'ambientazione è all'altro capo dello Stivale, vale a dire in Sicilia: c'è comunque il sapore da iper-realismo dell'estate odierna e quello virato seppia della estati della nostra fanciullezza. C'è un'idea e c'è il piacere - mio - di comprare il libro ancora in edizione rilegata (di solito aspetto le economiche) nel contrafforte della libreria Utopia e la trasgressione di leggerlo subito tutto d'un fiato ieri sera, passando avanti ai ponderosi tomi in attesa nelle varie pigne casalinghe, così come si passa davanti all'umanità tossica "in vacanza nel centro di Milano" per comprarlo. Figata.

Sono duecento pagine edite da Garzanti e vendute a 15,50 euro che se ne vanno via in un lampo. Lasciando soddisfazione. Consigliato vivamente a chi vuole farsi una lettura semplice e senza dolori. Ne rimarrà fulminato

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