15.11.06

All'arrembaggio...

US AIRWAYS STA tentando di scalare Delta. Dopo che il consiglio di amministrazione di Delta ha respinto per due volte i tentativi "amichevoli" di fusione/acquisizione proposti da US Airways (più piccola, come vedremo, della compagnia di Atlanta), adesso con una lettera aperta dell'amministratore delegato di quest'ultima si prospetta una acquisizione delle azioni sul mercato dal valore di 8 miliardi di dollari.

Se vogliamo comparare le due compagnie, c'è questa pagina della compagnia di Tempe, in Arizona, che mette in ordine i "valori" delle due aziende. Delta sta cercando di riemergere dal Chapter 11, cioè l'amministrazione controllata, e lo fa con una crescita tutta in nero di spessore, mentre US Airways è la più "rapida" del settore negli Usa. Sarebbe quindi l'incontro di due compagnie in crescita, aggiungendo anche che Us Airways sta finendo adesso di digerire l'acquisto di America West.

Quali effetti di questa fusione? Temo drammatici per il peraltro affollato SkyTeam, il gruppo di compagnie in cui ci sono anche AirFrance, Klm e la nostra Alitalia insieme ad altre sei (in tutto 10, più altri sette pendenti). Se salta il pezzo di Delta, rimangono per fortuna altri due partner statunitesi, ma di minor livello (Continental e Northwest Airlines). O magari è US Airways a mollare Star Alliance (leggi: Lufthansa) e venire a noi.. Chi può dirlo? Le intenzioni di US Airways (scritte nella lettera d'intenti del suo Ceo, come mi fa notare Fabio) sono quelle di fondersi dentro la più grande Delta e quindi rimanere nello SkyTeam. E a quel punto il problema sarebbe l'opposto, con delle drammatiche sovrapposizioni di servizio tra compagnie-partner.

Comunque, dopo un periodo di relativa tranquillità, il settore aeronautico si ricomincia a muovere. Il ciclo positivo, terroristi permettendo, è circa a metà. Altri due o tre anni di crescita, e poi la prossima crisi strutturale per tutti, com'è tradizione in questo comparto altamente ciclico (quattro-cinque anni brutti seguiti da cinque-sei anni buoni, con margini di utile sempre molto limitati).

Intanto, il fatto che i numerosi creditori di Delta si troverebbero con il 45% della compagnia aerea risultante dalla fusione sono uno dei fattori che alimentano la perplessità di molti analisti sull'operazione. Ma, dopotutto, la storia recente di US Airways pare, negli ultimi anni, votata alle missioni impossibili...

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