13.1.05

Un'onda lieve di tristezza

QUESTA EDIZIONE DEL Macworld è andata. Come al solito, con quell'amarognolo sapore di insoddisfazione per il tanto visto e toccato ma per il poco comprato. Diciamocelo: anche il più tosto tra gli utenti Mac, il giornalista più scafato ("seasoned", come si dice da queste parti) alla fine si lascia irretire dalle fila e fila di banchi e banchetti strapieni di tutte quelle tecnologie che per resto dell'anno può solo intravedere su Internet.

Adesso questa enorme concentrazione di utenti e produttori di cose legate al Mac si allontana. Se ne va. Siamo a giovedì ma qui è già tutto cotto, una battaglia di retroguardia. Domattina l'aereo sarà all'alba, ma già i primi facchini staranno smontando gli stand e la sala stampa sembrerà deserta come una festa venuta male.

Ieri sera, lunga giratina al freddo (perché dopo una giornata di sole ieri ha virato al brutto e oggi è ben nuvoloso) con cena in trattoria italiana su Columbus Avenue. Esperimento con il nostro amico che lavora alla localizzazione di cose varie di Apple e che è venuto espressamente da Cupertino. Si è finito cazzeggiando e parlando di problemi di lavoro (paiono essere comuni un po' da tutte le parti) sino alle due di notte, buttati su di un angolo di una strada dietro Union Square, con i "bums" che venivano a rompere le scatole chiedendo i soldi dell'autobus. (Ehi, alle due di notte gli autobus a San Francisco non passano mica più!!).

Abbiamo fatto miliardi di foto e visitato centinaia di stand, durante questi tre giorni. Io ho cacciato fuori anche un articolo martedì che è uscito - invece che mercoledì, come gli altri quotidiani - oggi su Alfa. Box in prima a mo' di fogliettoncino e giro in quinta. Speriamo almeno che la foto fosse bella... Ma avranno preso la solita foto formato tessera di Steve Jobs in piedi, barba e occhiali, sfondo scuro, dolcevita scuro, che mostra alle folle adoranti il solito iPod shuffle o il Mac mini. Me li vedo, me li...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Antonio, letto l'articolo su Alpha, sulla foto ci hai quasi indovinato;-) ...pero` Steve non mostra nulla, peccato.

Buon rientro

Lorenza

Anonimo ha detto...

beh, puoi consolarti con questo : http://www.fox.com/pointpleasant/ , spero di aver ricambiato il favore di "desperate housewives" :)
e sempre viva la apple!
alessandro

Anonimo ha detto...

Ma l'iProduct l'hai visto? Imperdibile.
macubu

Il Male ha detto...

Ma guarda un po' chi si trova girando nei Blog... Che invidia, saperti nel dorato mondo Mac...

Anonimo ha detto...

I bums sono ex programmatori e ingegneri informatici come succedeva qualche tempo fà a Seattle? :)

ciao

http://persone.softwarelibero.org/person/baluba

Antonio ha detto...

No-no, peggio...

BumFrom Wikipedia, the free encyclopedia.

Bum can refer to several different things:

In U.S. slangA homeless person
In modern usage, the term "bum" is considered highly derogatory

In hobo culture, the term "bum" referred specifically to a homeless person who does not work or travel, as opposed to a hobo, who was an itinerant, working homeless person

To cadge, beg, or borrow

In U.K. slangThe buttocks

The act of sodomy

To sodomise

Anonimo ha detto...

Non conoscevo il termine ma ho intuito, da cui appunto il mio commento. Vedi il fenomeno di persone, spesso non disoccupate, scivolate sulla soglia della povertà nelle citta dell'high tech. Se ne parlava abbastanza qualche anno fà, credo ai tempi dello scoppio della bolla, ma forse anche prima.

ciao

http://persone.softwarelibero.org/person/baluba