22.4.07

A cavallo del pranzo non si guarda il conto corrente

CRONACA DELLA PAUSA pranzo di oggi, domenica 22 aprile 2007. Poco tempo, una veloce fuga in centro col motorino - destinazione Scala, Palazzo Marino e soprattutto la Feltrinelli sotto la Galleria. Percorsi con sufficiente fastidio i luoghi della milanesità, la corsa agli acquisti. C'erano due libri che volevo comprare, uno nato da una suggestione di esattamente una settimana fa, quando la Domenica di Repubblica dedicava due pagine a uno dei mini-saggi del volume, e l'altro nato dalla coscienza (credo di averne letto la recensione di Edmondo Berselli su L'espresso, anche se a dire il vero Eddy parlava più che altro di sé e del suo pensiero) che mi avrebbe procurato intenso piacere leggerlo.

Quindi, prima commessa sotterranea di Feltrinelli, primo libro: Memorie di un artista della delusione, di Jonathan Lethem pubblicato da Minimum Fax (14 euro). Feltrinelli ci ha appiccicato proprio sopra la copertina l'adesivo "Novità", che ho prontamente rimosso e posizionato negli spazi bianchi della quarta. Bastardi. Chissà poi perché il cono gelato caduto sul fondo bianco del libro. Un mistero che mi porterò dietro per un po', perché non credo di riuscire a leggerlo a breve. Archiviato con piacere, va a finire in una speciale micro-pigna di libri piacevoli che spero proprio di leggere (non in quella enorme dei libri che vorrei dimenticare di aver comprato e iniziato o di quelli che ho comprato e talvolta iniziato ma di sicuro dimenticato). Di Lethem ignoro tutto, tranne il racconto citato prima dello spicchio d'infanzia riletto attraverso la metropolitana di New York. Approfondirò.

Secondo commesso, secondo libro. E una considerazione. Aldo Grasso è fatto così: non ti dice niente, alle volte pensi che potresti essere tu a spiegargli qualcosa, e poi all'improvviso se ne esce con il libro pressoché perfetto. Pubblicato da Mondadori nelle ormai per me mitologiche Strade Blu, ecco a voi Buona Maestra (15.50), il libro che spiega perché i telefilm sono diventati più importanti del cinema e dei libri. Strana copertina, strano primo capitolo, poi un crescendo che alterna interpretazione a storia e critica. Poi, non so, quando ho finito ve lo dico. Però, insomma, a me piace. Racconta quel che nel nostro piccolo anche noi di questo Posto (dico "noi" per indicare le anime multiple, che sono legione e che abitano dentro me) cerchiamo di raccontare, e lo fa con profondità e conoscenza. Un libro "furbo" nell'aver capito che lo spirito del tempo adesso passa dal telefilm, un libro maturo che forse apre una nuova fase della carriera di Aldo Grasso come scrittore più mainstream. Rimane il dubbio dell'eccesso di schedatura - che un po' spezza lo scorrere del volume - e il sospetto che manchi qualcosa. I telefilm a quanto pare sono tutti religiosamente americani e non tutti quelli secondo me importanti. Ma fatemi arrivare in fondo che se ne riparla.

Poi, adempiuto il compito prefisso da giorni, c'è spazio per svariare. Prima mi lascio incantare da Nora Ephron, la scrittrice americana che da noi a dire il vero non è mai arrivata. Se non in forma di sceneggiatrice con Harry ti presento Sally e varie altre cose (ma la sua carriera è molto di più, ha fatto anche la regista). Ecco dunque per Feltrinelli a 10 euro tondi tondi (confesso che è stato quest'ultimo il fattore decisivo) il suo Il collo mi fa impazzire. Bella copertina, sottotitolo "interessante", cioè Tormenti e beatitudini dell'essere donna, con la promessa di parlare dell'età di mezzo - quella tra gioventù prolungata e senilità - per una donna americana. Sono affascinato dai baby boomers e credo valga proprio la pena passare da questo piccolo rito misterico.

Quindi, vivaddio, un acquisto furbo, con tanto di sconto pre-calcolato del 20%: un Mulino collana Farsi un'idea, che s'intitola L'economia italiana, 8,80 euro lordi, scritto da L. Federico Signorini e Ignazio Visco. Due illustri tecnici dell'economia del nostro Paese, mi serve perché tra un po' dovrò occuparmi di queste materie e la caratteristica di questo tardivo clone dei francesi Que sais-je?, creata dalla Presses Universitaires de France nel 1941, è quella di fornire una rapida ricapitolazione senza sbavature, veloce ed economica. I Bignami degli adulti, praticamente. Insomma, l'ho preso tutto contento: c'era anche lo sconto...

Infine, collocato nella posizione penso più sfigata di tutta la Feltrinelli del Duomo, vale a dire proprio dietro il punto di informazione a destra del salone principale, tanto che bisogna inginocchiarsi e tutti ti guardano come se stessi facendo chissà quale brutta cosa (ma mica è colpa mia se la "W" è finita là) un Einaudi Stile Libero da mettere nella pigna precedentemente citata: Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace. Il fatto che l'originale del 1999 (s'intitolava in inglese Brief Interviews with Hideous Men) risalga per l'appunto ad otto anni fa e non mi dia ansia comprarlo, vuol dire che forse esistono ancora cose da leggere che non invecchiano in sei mesi. Bene. Il costo di quest'ultimo è di 11,50 euro, ho utilizzato un sacco di punti della Feltrinelli per farmi fare lo sconto (ne avevo accumulato un discreto mucchio grazie a libri dei quali qui non ho mai parlato) e sono uscito felice in direzione del McDonalds della Galleria. Quale pranzo domenicale! C'era il nuovo menu San Francisco, di quelli che a rotazione fanno e tolgono, se ne sono andati altri 6.50 euro e poi il rientro mi è stato dolce e rilassato al di qua della mia siepe di pitosforo selvaggio.

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