8.4.17

Smetto quando voglio. Sul serio, giuro.

C’È QUESTA COSA divertente degli statunitensi che è il modo con il quale trattano qualsiasi cosa. Cioè, identificano un problema (che peraltro hanno principalmente generato loro) e che è basato sostanzialmente sull’eccesso, sulla mancanza di limiti, di buon senso. E lo trasformano in un problema che può essere curato solo con la reclusione e altre forme di alienazione spinta. Utilizzando una totale mancanza di freni e limitazioni nella parte di creazione del problema e un eccesso quasi peloso (e spesso altrettanto nocivo) nella parte di risoluzione del suddetto problema.

In questo caso, la dipendenza da Internet in salsa mobile.

Fantastico.

Money quote: “For the book, I spoke with a young man who sat in front of his computer playing a video game for 45 consecutive days! The compulsive playing had destroyed the rest of his life. He ended up at a rehabilitation clinic in Washington State, reSTART, where they specialize in treating young people with gaming dependencies.”


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