7.12.16

La rivincita del rottamato

STO LEGGENDO UN paio di libri in questo periodo (mi piace leggere in parallelo: un romanzo e un saggi, di solito). Il saggio è scritto dal giornalista canadese David Sax, freelance che scrive per Vanity Fair e il New York Times, si è inventato non molto tempo fa il tema (e il libro) “Save the Deli”, per salvare i negozi di Delicatessen ebraiche che nelle città nordamericane stanno lasciando il posto ai Deli indiani o generici.

Beh, Sax secondo me ha azzeccato un tema interessante con il libro che sto leggendo. Si intitola “The Revenge of Analog: Real Things and Why They Matter” in inglese e l’ho preso in digitale su Kindle.

La sua teoria, partendo dalla musica su vinile ma passando anche per la fotografia su pellicola e cose del genere (la pellicola da appassionato mi coinvolge) è che ci sia un ritorno alla materialità e permanenza dell’analogico, contrapposti all’immaterialità e impermanenza del digitale. Sono d’accordo sino a un certo punto (oltretutto, come sempre con la saggistica/giornalistica americana, poteva tranquillamente fare un libro da 150 pagine anziché 300 e non si perdeva niente) ma è molto interessante.

Money quote: ““Sax’s message is that digital technology has certainly made life easier, but the analog technologies of old can make life more rich and substantial. This book has a calming effect, telling readers, one analog page at a time, that tangible goods, in all their reassuring solidity, are back and are not going anywhere.””

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