30.8.15

Okay, once.

ULTIMA DOMENICA DI agosto. Sembra ieri, ma anche questa estate è praticamente andata. Doonesbury di Garry B. Trudeau l'accompagna alla porta e la saluta. Bye bye, summer of '15.


29.8.15

Le tante facce di Lara Croft

ERA DA UN po' di tempo che mi chiedevo se qualcuno avesse avuto voglia di raccontare visivamente l'evoluzione di Lara Croft. Tomb Raider è stato il mio primo videogioco della "nuova era" del gaming, e sono particolarmente affezionato ai suoi punti di forza.

Beh, comunque ho trovato un video perfetto.

25.8.15

2015-03

ALCUNE DELLE COSE che ho scritto in questi giorni. Innanzitutto una lunga serie di articoli di prova su editor Markdown per Mac, scritti per Macity: TypedBywordCotEditorMou, l’eccezionale Marked 2 e SmartDown. Ma non solo questo, ovviamente. Intanto, questa segnalazione di “Nimbus”, la nuova cloud di Cultured Code per Things, le app di organizzazione e to-do, di cui aveva fatto una abbondante spiega un annetto fa. Poi il progetto di PRIME su Kickstarter. Il primo selfie della storia? Forse non sarà questo, comunque anche George Harrison se n'è scattati un po' in India, nel 1966. Infine, la rimonta di Telegram, che adesso segue Whatsapp davvero da vicino. E per Macity in questi giorni, direi che ci siamo.



23.8.15

2015-02

LO DEFINIREI UN periodo intenso per molti versi, incluse ovviamente le letture. Cominciamo subito con il pezzo forte. Se c’è un articolo da leggere, è questo: i motivi per cui Internet è quella che è e deve restare così (The First 100 Years of Web Design). Ottima lettura, in futuro tornerò a saccheggiare la piccola riserva di talk di Maciej Cegłowski. Non lo conoscevo ma è molto interessante.

Anche Robert McCrum ignoravo chi fosse. A quanto pare invece è un personaggio interessante anche nella vita privata, oltre che condirettore dell’Observer (che è il supplemento strtimanale del Guardian). L’uomo, che è un giornalista culturale specializzato a quanto pare in letteratura, ci ha ponzato per un paio d’anni e poi ha partorito una lista dei 100 romanzi fondamentali in lingua inglese. Non so se qualcuno gliela avesse chiesta o se sia stata una idea sua, magari per invidia dei Canoni occidentali altrui. In ogni caso, interessante, ma anche molto poco attuale (The 100 best novels written in English: the full list).

Dovessi andare in analisi, dovrei portarmi dietro questo ritaglio dell’Economist: come spiegare altrimenti che la metà delle mie sindromi vengono direttamente dalla mia vita da precario di lusso ad alta quota? Quindici anni di voli transatlantici e intercontinentali hanno lasciato il segno (Frequent flyers - The sad, sick life of the business traveller). Peraltro, a saperlo prima che c’era un limite annuale alle radiazioni in alta quota a cui ci si può esporre…

Parliamo di cose serie: la traiettoria dell’iPad potrebbe essere parecchio diversa da come ce la siamo raccontata finora. Il problema, se cerchiamo di analizzare i dati con attenzione, è che l’oggetto è schiacciato tra usi diversi e “avversari” diversi, come i phablet (vedi alla voce iPhone 6 Plus) e ultrabook sempre più autonomi, performanti e leggeri (dicesi: MacBook e MacBook Air). Come fare? Creare un nuovo top di gamma, più grande e specializzato per settori particolari, da cui l’alleanza con Ibm. Pezzo notevole, che ovviamente dice molto di più. (Finding iPad’s future). Qualcosa di cui si era già detto molto e molto bene, peraltro. (Thoughts on iPad)

Un po’ di “scienza facile” da leggere, meglio se non altro delle cose beote che si scrivono di solito da noi: gli scienziati hanno trovato i tubi di scarico del cervello e questo cambia tutto, anche la storia delle malattie autoimmuni (Scientists find the brain’s missing ‘pipes’). Invece, una ricerca interessante sul marketing mail, la strada alternativa alle possibili evoluzioni del giornalismo in rete: profilazione e push fino in casella. Salta fuori che le mail più efficaci (leggi, cliccate), sono quelle con l’oggetto di una parola sola. Lo dicono i professionisti di Mailchimp (Subject Line Data: Choose Your Words Wisely). LaCie ha deciso di chiudere il suo servizio di backup e archiviazione nel cloud, Wuala, probabilmente perché non guadagnava. Indicata come alternativa la piccola startup svizzera Tresorit, che rifà la storia di questo settore e spiega perché Wuala era davvero figa. (Farewell, Wuala! Pioneering secure storage shuts down, recommends Tresorit).

Wired USA racconta con la solita enfasi da storytelling digitale di Slack e dell’avanzata dei bot: l’idea è che gli agenti intelligenti tra pochi anni faranno fuori un sacco di lavori (compreso il mio) e forse la loro avanzata è cominciata sui servizi di collaborazione. (Slack Is Overrun With Bots. Friendly, Wonderful Bots). Una nota da quelli di Cultured Code, che poi sono gli autori di Things, il più potente strumento per l’organizzazione delle cose da fare che io conosca: aggiornato e potenziato il motore cloud sottostante, “Nimbus”. È molto interessante il lavoro che stanno facendo e vedere come lo fanno. (Things Cloud “Nimbus” Released).

A proposito di vedere, in questo video del TED il data visualization researcher Manuel Lima fa una introduzione al passaggio dai sistemi di rappresentazione della conoscenza in modo gerarchico a quelli basati sulla rete. Pomposamente chiamato A visual history of human knowledge. Altro video da Youtube ma tutto aeronautico: la storia del Concorde by British Airways. Bello da piangere. (Thank you for 27 supersonic years)

I like Walden.

DOMENICA NUVOLOSA A Milano (l'estate è proprio finita). Con Doonesbury di Garry B. Trudeau.


2015-01

ALCUNE DELLE COSE che ho letto in questa settimana. A partire da una vecchia recensione della “piccolina” a pellicola della Canon, la Canonet nella sua migliore variante, la QL17, che negli ultimi anni è diventata -con ottime ragioni- un cult nella nicchia della pellicola (The Canonet QL17 – mini review). Sempre da JCH, una storia di paura (In your bag No: 1249 – Btihal Remli) in cui si racconta il furto in due tempi dell’attrezzatura di Btihal dalle parti di Barcellona.

Di cose di fotografia ne ho lette anche altre: a partire da una appassionata difesa delle reflex tradizionali contro il “nuovo mito” delle mirrorless (Debunking The Mirrorless Hype) per passare a questa interessante e breve storia delle Leica cinesi (Chinese Leicas) e finire con questa pagina di documentazione sulla Leica M6J, che ammetto in tutta franchezza non conoscevo e invece è parecchio interessante.

Mi hanno colpito anche: la storia delle borse per trote diventate l’accessorio preferito dei fotogiornalisti prima e dei fotografi fighetti oggi (Brady Gelderburn: The Grandfather of Modern Camera Bags) e questo vecchio e bel documentario su Ansel Adams (Video-Reportage Ansel Adams (1958)).

Cambiamo argomento: la campagna su Kickstarter di PIECE, accessorio bluetooth per usare una seconda sim (PIECE - Change The Way You Use Smart Phones), è interessante perché è interessante l’oggetto; mi è piaciuto questo pezzo sull’ascesa della lettura di libri su smartphone (The Rise of Phone Reading), e non è male anche questo sui videogiochi per autori con il blocco dello scrittore (Could these video games win a Pulitzer?).

Una cosa che ho letto ma che mi hanno lasciato perplesso: questo articolo sulle fallacie logiche delle tesi antiscientifiche che sembra più una rissa tra dogmatici della scienza contro dogmatici integralisti religiosi. Se questo è il clima del confronto, finisce male (Otto fallacie logiche che alimentano le tesi antiscientifiche).

Invece è interessante - ma anche qui, troppo rissoso - questo articolo tutto italiano di polemica contro Maria Laura Rodotà del Corriere della Sera relativamente a un suo articolo su Amazon: la mentalità italiana incontra e si scontra quella -estrema- di un colosso hi-tech (Amazon, Maria Laura Rodotà e i dilemmi di chi è figlio di papà). Bello invece il racconto del terzo uomo, quello bianco, in una storica foto del Black Power: un australiano la cui traiettoria interseca a ragione quella dei due atleti di colore che rivendicarono la loro causa politica durante la premiazione alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 (L’uomo bianco in quella foto).

Finisco con un giro di long-form americana, verso la quale comincio ad avere certe perplessità di cui sarà il caso riparlare. Steven Johnson, un autore che non mi dispiace, diventa sempre più ideologico e ci spiega come mai l’economia digitale va bene anche quando sembra far danni. Come nel caso dell’industria musicale e di altri settori che davamo per spacciati. Documentato ma sempre noioso (The Creative Apocalypse That Wasn’t).

L’amore: vera religione del nostro tempo (sostituisce tutto e diventa etica ed estetica della vita). Oppure no? E poi, cos’è? Esiste una formula per calcolare le coppie che durano e quelle che invece divorziano? Una visione sempre più americanocentrica del mondo (Love In The Age Of Big Data). Ribadita anche da una lunghissima pippa sulla genitorialità e la scelta etica che sta alla sua base: se non c’è altro che non l’amore, come giustificare il gesto di dare la vita? (Parenthood, the Great Moral Gamble).

16.8.15

What is that?

DOONESBURY NELLA DOMENICA di Ferragosto, con la stessa impagabile calma di tutto il resto dell'anno, grazie a Garry B. Trudeau.


9.8.15

Enjoy.


CONTINUA LA SAGA epica di Rascal, il super eroe che combatte il terrorismo. Anche la domenica d'agosto, grazie a Doonesbury di Garry B. Trudeau


2.8.15

Ms. Fiorina?

DOMENICA AGOSTANA DI sole, sale e mare. E Doonesbury di Garry B. Trudeau