9.6.14

WWDC 2014

SONO TORNATO DALL'EVENTO di Apple a San Francisco (e in realtà già ripartito per Las Vegas per un'altra cosa di HP). La conferenza per gli sviluppatori quest'anno secondo me è stata fondamentale. Nel senso che Tim Cook e il team di Apple hanno presentato quelle che sono le pietre angolari del prossimo futuro: due sistemi operativi e una marea di strumenti per gli sviluppatori che illustrano molto bene la direzione verso la quale sta andando Apple: gli apparecchi seguiranno, sono solo una conseguenza, la cosa importante per capire il senso era questa.



Qual è il senso? Apple ha mostrato che la sua idea di futuro non ruota attorno al browser come epicentro di tutto (approccio Google) né attorno a un unico sistema operativo "per domarli tutti" (approccio Microsoft). Invece, la filosofia è zen, è la via dell'armonia: soluzioni e sistemi diversi il cui scopo è creare armonia attorno alle persone, dando accesso alle nostre informazioni in contesti diversi in modi diversi con apparecchi diversi. Per me questo è il messaggio di San Francisco.


Il futuro di Apple da questo punto di vista è abbastanza roseo, a mio avviso. Le premesse per avere parecchia innovazione ci sono tutte: un approccio finalmente definito vale e vive più a lungo di un semplice sistema operativo (che adesso cambia sostanzialmente tutto gli anni). In realtà, quello che Apple ha implicitamente fatto è stato indicare come intende muoversi nell'immediato futuro. Non c'è una fusione alle viste tra iOS e OS X. Non c'è la trasformazione degli apparecchi Mac in apparecchi iOS o viceversa. I due sistemi, più quello nella nuvola, continuano a vivere come prima, avvicinandosi e stabilendo in maniera chiara molti punti di collaborazione e fusione: Continuity serve infatti a far lavorare come mai prima le diverse funzionalità dei sistemi di Apple: email che si iniziano sull'iPhone e si concludono sul Mac, fotografie sempre sincronizzate in maniera ancora più semplice e via dicendo. Apple ha ovviamente messo anche a fuoco il tema del cloud, che finora è stato piuttosto marginale. Ma che adesso acquista un senso diverso.


Il cloud di Apple è centrato attorno all'idea di invisibile. Serve a far funzionare le cose, adesso serve anche a contenere le cose (le foto sono nel cloud a qualità invariata e possono essere localizzate anche nei singoli apparecchi senza che la loro memoria si riempia) e a dare "casa" per i documenti con l'hard disk tra le nuvole tanto stigmatizzato da Steve Jobs e che non solo porta una versione casalinga di Dropbox in casa, ma permette di rompere finalmente l'approccio a silos compartimentati delle applicazioni iOS.

Adesso aspettiamo gli apparecchi (da settembre in avanti) e vediamo cosa succede...

1 commento:

Anonimo ha detto...

pensa che io son piantato in fabbrica come un coglione invece e darei le palle per girare un po in aereo