11.12.13

Che tempo che fa

IL SETTORE DELLE previsioni del tempo è spettacolare, nel mondo delle app. Da un lato perché il motore per l'innovazione più grande del pianeta, cioè il mercato americano, ha una passione smodata per questo tipo di servizio (il meteo è l'ossessione dei popoli anglofoni, in realtà, al punto da farne uno dei topic preferiti dello small talk). Tuttavia, nell'arrembante mondo di iOS e delle app di questo ecosistema sta recentemente toccando delle punte spettacolari. In particolare, da quando il marketing esperienziale e lo storytelling sono diventati la chiave con la quale si costruiscono i prodotti, ecco che i video promozionali raggiungono vette difficilmente raggiungibili.

Seguite la microstoria di questo avvenente Principe Gay che per circuire la Principessa Rintronata si fa una lista di cose da fare sul quadernino e utilizza l'app del meteo per validare la check-list. Apprezzate i "legato" di montaggio tra i differenti segmenti del video, che utilizzano la tecnica di regia caratteristica ad esempio delle prime stagioni di CSI Las Vegas: un concetto del primo segmento si riflette nell'entrata del secondo segmento (salvo poi essere smentito: la pioggia sul cespuglio è in realtà un innaffiatore che bagna la piantina della Principessa Rintronata). E soprattutto gustatevi il lieto fine: anziché il caminetto c'è il televisore e anziché il bacio c'è un casto abbraccio che sembra in realtà l'inizio di un video su YouPorn...


Contrast, questo il nome di chi ha prodotto l'app, non ha neanche fatto un brutto lavoro con il software, ma è in un segmento in cui il valore è davvero poco: le app per le previsioni del tempo sono sostanzialmente una commodity (la base dati è sempre la stessa) sulle quali si cerca di aggiungere valore tramite una interfaccia creativa e innovativa. Ma una interfaccia, sempre sulla stessa base dati, non può sempre fare miracoli. E qui entra in campo o storytelling che cerca di convincere milioni di persone che Perfect Weather for iPhone vale due dollari e 99. Ah, la meraviglia del neo-post-new-new-cyber-after-ultra-capitalism...

Per dire: questa (Weather Line) è una app che si basa sugli stessi dati, fa praticamente le stesse cose e le fa pure meglio, ma non ha nessun tipo di storytelling sofisticato, apparentemente. Sito scarno, pochissima comunicazione, solo funzionale al risultato. Pensi che sia poco funzionale al Grande Mercato Mondiale e ti dispiace pure un po' per loro, soprattutto perché hai letto qui la storia dello sviluppatore:

People say I'm great at making charts.
Many are behind a corporate wall, but you can see some examples on my site I am Concise, and featured by Daring Fireball, Techmeme, and MG Siegler. Once, Ellis Hamburger even called me the "chart maestro"!
Weather data is an opportunity to combine this skill and my love for iPhone. There are roughly 40 important variables to show, multiple time slices, always changing data, and only a small screen.


Così all'improvviso capisci che invece anche questa app si basa sullo storytelling, che il mercato al quale fa riferimento è quello duro e puro dei nerd, degli informatici e di quelli "no-frills-no-drills" che vogliono una app cazzuta che fa vedere bene le cose. Il tizio che dicono sia bravo a fare i grafici (pensa te, se puoi fare un complimento del genere a una persona e non finire in rissa). Quelli che apprezzano che sia un messaggio scritto anziché un video. Il tizio in questione sceglie questa strategia anche perché non ha i soldi per fare il video virale, mentre gli altri evidentemente hanno un budget diverso e priorità diverse.

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