15.2.13

Meteoriti

IN QUESTE ORE, con il senso perturbante di un evento millenario come le dimissioni di un Papa e la quasi immediatamente successiva pioggia di meteoriti, c'è aria di Giacobbo. Le peggiori superstizioni dell'essere umano si riaffacciano, le ansie (cioè le paure senza che ci sia qualcosa di cui aver paura) vengono a bussare con una certa insistenza. La superstizione dilaga.

Le cose non sempre sono come sembrano e soprattutto gli effetti non sono tanto scontati. Anzi, dipendono più dal contesto che non dalla cosa di per sé. Ad esempio, chi avesse letto il libro di Cathryn J. Prince, A Professor, a President and a Meteor: The Birth of American Science, avrebbe ascoltato una storia totalmente opposta dai sentimenti generati dalla pioggia di meteoriti di oggi in Russia.

Alle sei e trenta del mattino del 14 dicembre del 1807 cadde nel New England il cosiddetto "Meteorite Weston" dal nome dell'area in cui impattò con il suolo. Era la prima volta che veniva registrata la caduta di un corpo extra-terrestre sul territorio degli Stati Uniti, e venne registrata con una certa attenzione. L'America dell'epoca era una società piuttosto semplice, Protestante ed evangelica, totalmente centrata sulla lettura della Bibbia. L'effetto del meteorite fu incendiare la mente di molti e far nascere l'attenzione verso la scienza.

Lo "spirito scientifico", che è una delle anime fondanti gli Stati Uniti (oltre alla religiosità, che è potente in quella nazione, e al culto liberista del denaro), nacque più o meno con quelle strisce che rigarono il cielo e quell'esplosione che devastò l'aria. Sorprendente no? Proprio l'opposto di quello che fa la società odierna guidata dalla scienza.

La storia di quel meteorite e delle sue conseguenze è un racconto piuttosto piacevole, per chi è appassionato di Americana e di saggistica a sfondo scientifico. Se interessa, il libro si trova su Amazon.it in versione Kindle a meno di sette euro. Non male no?

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