29.4.12

The Avengers (2012)

UN VERO FUMETTONE, non c'è altra definizione possibile. Nel bene e nel male. In cui all'effetto surreale dell'immagine disegnata secondo l'estetica dei comics nordamericani, e le complesse mitologie marveliane (che stanno diventando le mitologie transculturali odierne), si sostituisce la gioia digitale degli effetti speciali. L'ho oltretutto visto in 3D e bisogna dire che The Avengers rende davvero bene. Mandate pure il cervello all'ammasso per due ore, senza problemi, ve lo ridanno insieme al soprabito davanti all'uscita.

Tra i migliori in campo: il cattivo Loki, interpretato da Tom Hiddleston, e i non-protagonisti Maria Hill (Cobie Smulder) e Phil Coulson (Clark Gregg). Nella media i protagonisti, bella particina anche per Gwyneth Paltrow.

Il "senso del film" è l'idea di costruire una comunità: il fatto che anche se siamo individualisti, egoisti, pure un po' strani, abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri e, seppure a fatica o in maniera cruenta, si riesce a trovare un modo per stare assieme e collaborare. È l'epoca della condivisione, il lavoro di gruppo, la collaborazione fuori e dentro l'azienda, e questo film ne è un po' la metafora sociale. Semplice no?

Di sicuro verranno fatti i videogiochi che, come sempre capita nei games tratti da film tratti da fumetti o comunque di fantascienza, fanno orrore. Peccato. Ma in futuro la cosa verrà migliorata.



Ah, quando Hulk s'incazza, soprattutto con gli dei, è davvero divertente. Qui un'ottima recensione per gli appassionati più nerd.

I need a tax break.

DOMENICA, TEMPO DI Doonesbury, certamente, perché Garry B. Trudeau è sempre puntuale. Però, che orrore l'interfaccia nuova di Blogger! (Mica mi sono ancora abituato, eh)


23.4.12

La possibile guerra sino-taiwo-giapponese per le isole contese

A QUANTO PARE il governatore di Tokyo ha intenzione di fomentare i rischi di un possibile conflitto contro Cina e Taiwan (incredibilmente unite su questo punto) circa il possesso di tre piccole isole nel mini-arcipelago delle  Senkaku (i cinesi e i taiwanesi le chiamano invece Diaoyu o Diaoyutai.
Ne parla con una certa proprietà il blog "battagliero" di Time.

Money Quote: Whether it’s a genuine attempt to steer Japan’s foreign policy or a clever ploy to annoy political leaders in both Japan and China, Tokyo Gov. Shintaro Ishihara’s plan to buy three disputed islands in the East China Sea is a dangerous game that has the potential to drag both Japan and the U.S. into a shooting war.

22.4.12

Sam!

SICCOME SIAMO A domenica un'altra volta, torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. La nuova interfaccia di blogger/blogspot è per metà da buttare. 


17.4.12

Che fallimento che è Fastweb!

FACCIO IL GIORNALISTA, scrivo di innovazione, di tecnologia, di economia. Datemi credito: ho incontrato - e continuo a incontrare - centinaia se non migliaia di aziende, innovatori, creativi, designer, tecnologi, startupper. Insomma, di quanto segue ho una seppur vaga cognizione di causa.

Lavoro da casa. Da quando sono a Milano ho sempre avuto Fastweb: nel mio condominio è in fibra, dice vale la pena. È un vecchio contratto mai migliorato e abbastanza penalizzante rispetto a quelli di oggi. Pagavo più di 70 euro al mese per internet a 11 megabit e il telefono (peraltro quello non gratuito per le linee di terra ma solo senza scatto alla risposta) e il contratto aveva cinque o sei anni.

Chiamo per avere un miglioramento di contratto. Mi fanno uno sconto di due euro al mese per un anno. Vabbè, era un test. Diciamo che non gli è venuto bene.

Succede nel frattempo che cambio casa ma restando all'interno dello stesso stabile. Quindi, formalmente rimango con lo stesso numero civico. Chiamo Fastweb per chiedere il trasferimento, e loro mi dicono che nei trasferimenti della presa della fibra ottica all'interno della stessa casa (magari perché la sposti da una stanza all'altra) o comunque all'interno dello stesso civico, le spese sono a carico mio. Chiamo la ditta che loro mi indicano e scopro che le spese partono da 200 e possono arrivare a superare i 400 euro. Se cambiavo numero civico, la spesa era a carico loro.

Rifletto: non fanno lo sconto, non valorizzano in nessuna maniera i clienti "affezionati" che da quasi dieci anni pagano un botto al mese, anche quando erano in crisi nera, stavano fallendo e se li sono comprati gli svizzeri. In più: non riescono a valutare in nessun modo se la persona vuole spostare l'utenza da una stanza all'altra o da una casa all'altra e ti fanno pagare il prezzo al metro, quindi altra mazzata. Ci penso. Una nuova utenza ha tutte le promozioni, un miglior contratto, addirittura cento megabit e IP dinamico anziché l'attuale schifoso NAT, il tutto a prezzi ragionevoli (io sarei arrivato a pagare più di 100 euro a mese se li sommavo al mio contratto). Non mi pare giusto.

Se tu sei un utente fedele, uno che li ha supportati per anni pagando il loro stipendio e magari facendo anche pubblicità con gli amici ("Ragazzi, la fibra di Fastweb è una figata", anche se a ripensarci nel mio condominio l'armadio è sovrasfruttato e non funziona come dovrebbe, 11 megabit non li abbiamo mai visti), te lo prendi in tasca e basta.

Ok, a questo punto direi che ho capito. Ciao Fastweb. Disdico il contratto con raccomandata lo scorso marzo (ma non penso a bloccare il RID della mia banca) e loro ovviamente dopo venticinque giorni mi fanno pagare bollette che coprono fino a tutto maggio, quindi anche dove non sarebbe dovuto. Ovviamente questo non è l'ultimo insulto. C'è ancora la riconsegna obbligatoria del loro modem (il famigerato HAG). Un obbligo urlato nel contratto. Peccato che non si abbia notizia del dove. E che, se non lo restituisci, te lo fanno pagare qualche centinaio di euro. Bella storia.

Cosa succede adesso? Me la sento ancora di consigliare Fastweb? Ho rinnovato la stima per questa azienda che mi fornisce la connessione a Internet sia per la vita privata che per quella lavorativa, oltre che la telefonia?

Ragazzi, ma state scherzando? Ne ho viste di aziende spararsi sui piedi, mettere assieme un servizio alla clientela non solo pessimo, ma addirittura aggressivo, fatto di malanimo, penalizzante nei confronti dei clienti, soprattutto quelli di vecchia data. Questa ne batte la maggior parte. Telecom Italia, Wind, H3G e Vodafone incluse. Qui siamo ai livelli di Poste Italiane.

Altro che customer care e cura della relazione e "naked conversations", blogs, cura, innovazione, aziende 2.0, cloud computing, mentalità da start-up, qualità svizzera, creatività e quanto siamo fighi e americani noi che facciamo impresa. Questi sono i fondamentali. E loro non li sanno, non ne realizzano uno. Per questo dovrebbero licenziarli tutti in tronco e sostituirli con dei giapponesi. Purtroppo nel mondo reale questo non può succedere: così me ne vado io.

Sayonara, un cliente in meno: con i vostri cento megabit giocateci tra di voi.

15.4.12

Sigh

TORNA DOONESBURY E quindi torna Garry B. Trudeau. Torna per la prima volta con la nuova interfaccia di Blogger (il sistema di Google per creare i post di questo Posto) e io non ho ancora avuto tempo di dirvi quanto mi faccia schifo questa nuova interfaccia. Blah! Peccato non si possa tornare indietro! >Sigh<


13.4.12

Gianni Clerici

DICE: SONO UN giornalista e non un reporter, i reporter sono solo i cani setter.

Mi piacerebbe conoscerlo e magari intervistarlo. Mi ha fatto amare uno sport di cui in realtà non mi è mai importato niente. Qui la sua storia assieme al compagno di una vita Rino "Rhino" Tommasi. Pare che oltre gli articoli, notevolissimi, abbia scritto anche dei gran libri. Lui, assieme a Giampaolo Pansa, è il motivo per cui faccio il lavoro che faccio.

Money Quote: "When people say, 'You are too vulgar,' I have to laugh," says Clerici. "The greatest vulgarity in life is not having a sense of humor."


11.4.12

#makeitcount

DIAMO CREDITO AI creativi. Lo spot-virale di Nike. Vale la pena.


8.4.12

And this is the sculpture court...

TORNA ANCHE QUESTA DOMENICA il buon Garry B. Trudeau con il suo Doonesbury. Intanto, Buona Pasqua.

7.4.12

John Carter (2012)

PRIMO DI UNA trilogia, il film esce esattamente cento anni dopo l'esordio di una delle serie di fantascienza più influenti di sempre. La serie che adoro e che mi definisce di più, probabilmente: incontrata a sedici anni grazie all'Editrice Nord che iniziò a pubblicarla nel numero dieci della sua mitologica collana "Cosmo classici della Fantascienza Oro".

Il film l'ho visto in 2D negli Usa, al Metreon di San Francisco, pochi giorni fa. Cosa ne penso? Un capolavoro, secondo me. Faticoso, lungo, denso, deve essere rivisto almeno un'altra volta per essere apprezzato sino in fondo. Ma stupendo. Stanno lavorando sul secondo di tre capitoli, nonostante le voci di un flop colossale negli Usa (che a quanto pare si stanno invece rivelando infondate). Se riusciranno a chiudere la trilogia, alternando un anno sì e uno no i film, avranno fatto un'opera più che meritevole.

Chiamata alle armi: vale la pena andare a vedere il film, per certo. Le licenze nell'attualizzare (meccanizzare dire) alcuni passaggi e la lungaggine della prima parte non tolgono assolutamente niente alla validità e alla potenza della storia. Da vedere, insomma. E da leggere, visto che si trova fuori copyright almeno la versione inglese dei romanzi di Edgar Rice Burroughs.


Ah, Dejah Thoris (una più che notevole Lynn Collins) è proprio quello schianto che il romanzo prevedeva. Ma proprio proprio, eh!

1.4.12

And I further pledge...

GARRY B. TRUDEAU con il suo Doonesbury anche quando sono a San Francisco, perché è sempre domenica.