2.1.11

Il 2011 della politica americana

FRANCESCO COSTA SUL Post di Luca Sofri fa un lavoro mirabile di sintesi e integrazione, mettendo in fila una dopo l'altra le cose politiche degli Stati Uniti per l'anno a venire. Da leggere.

Money Quote: La politica americana è strutturata per cicli regolari e praticamente immutabili: una volta l’anno si fa il discorso sullo stato dell’unione, ogni due anni si votano tutta la Camera e un terzo del Senato, ogni quattro anni si vota per la presidenza, un anno prima si comincia con le primarie di partito. Tutti lo sanno: gli elettori, i giornalisti e soprattutto i politici, che quindi si regolano di conseguenza. Una delle ragioni per cui la politica americana è interessante e divertente da seguire è l’esistenza di questa serie di paletti e pilastri: poi ci sono un miliardo di cose e fattori imprevedibili, molti di più che in paesi dall’assetto istituzionale più instabile, ma le regole del gioco sono note e chiare e quindi le cose si leggono meglio. Non bisogna decifrare discorsi in politichese, non bisogna appendersi ai virgolettati dei retroscena pubblicati sui quotidiani (che infatti ne pubblicano ben pochi), non è necessario vedere dappertutto complotti, manovre machiavelliche e alleanze sotterranee.

E quindi, scorrendo il calendario dell’anno che appena cominciato, non è complicato individuare quali saranno i fatti fondamentali da tenere d’occhio nella politica statunitense.


(continua sul Post)

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