21.7.09

The Land of the Lost

È STATO CELEBRATO come il primo flop dell'estate. Il comico di lusso Will Ferrell (ve lo ricordate con Nicole Kidman in Vita da strega?) questa volta non ce l'ha fatta. Eppure, con soli 19 milioni di dollari guadagnati al botteghino anziché i 30 previsti, un po' The Lando of the Lost si è difeso. Anche se la critica lo massacra:

Money Quote: The film received mostly negative reviews. The Wall Street Journal stated that it "isn't worth the celluloid it's printed on", Entertainment Weekly remarked that "it leaves you feeling splattered",The New York Daily News called it "a high-concept disaster", Christian Science Monitor labeled it "resolutely uninspired", The Hollywood Reporter labeled it "lame", and The Miami Herald commented that "the whole thing feels at least three summers too stale."


A me, tanto per cambiare, è piaciuto. Ci sono un sacco di difetti, e bisogna essere seriamente appassionati di Ferrell, che rappresenta un tipo di umorismo abbastanza ripetitivo e legato al SNL e al Frat Pack. Però la confezione del film è ottima, alcune battute e passaggi di regia sono geniali, le scenografie notevoli (soprattutto, i dinosauri non fanno paura perché non devono fare paura a Ferrell e ai suoi), Anna Friel è incantevole e - per finire - la scena della puntura di zanzara vale il prezzo del biglietto. Come? Quale biglietto? Ehm...

ps: da noi, se non ho capito male, il film esce a Natale. E, sempre in Italia, Ferrell viene doppiato da Pino Insegno. Un ottimo motivo per studiare l'inglese.

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