12.7.09

Il Partito Pirata

NEGLI ULTIMI CINQUE anni ho incontrato e scritto varie volte, ma solo su media "alternativi" come questo blog, sui pirati del nord Europa. Conosco il loro sito "Pirate Bay", conosco una serie di passaggi della loro storia, siti di riflessioni politiche, organizzazioni "think thank" e strutture, persino il partito politico nato nel 2006. Ho incontrato alcuni di loro, in varie occasioni, e parlato con chi li guarda e li ammira attraverso la rete.

Pirate Bay, Pirate Party, Pirate Bureau.Continuo a vedere una lineare chiarezza nel percorso che stanno facendo: c'è internet, c'è proletariato, c'è bisogno di ribellarsi a qualcosa di percepito come profondamente ingiusto e alla apparente mancanza di comprensione da parte degli "altri" di come dovrebbe essere il mondo. La proprietà intellettuale, il diritto d'autore, le regole della distribuzione, i fondamenti della "società del tempo libero" sono destinati ad evolvere e loro sentono di occupare in maniera ineluttabile il punto di arrivo nel futuro. E adesso vogliono andare a far cassa.

Ho proposto più volte di parlarne e scriverne altrove, ma senza risultati. Fare il cronista in Italia, oggi, è frustrante: a 10 o 20 euro a pezzo e per gente che vede e premia solo i propri interessi. La regola che in ogni caso "a portare le notizie non si sbaglia mai" mi sembra sempre più disattesa. O forse sono io che sbaglio e seguo solo quel che c'è davanti alla punta del mio naso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

10 o 20 euro a pezzo? e a cartella quanto pagano adesso? secoli fa quando facevo il pubblicista prendevo 100.000 lire a cartella.
Marco

emmeesse ha detto...

Analisi precisa.

C'e' il cognitariato, la voglia di un futuro avvertito piu' giusto, la capacita' culturale per progettarlo.
E ci sono gli altri, "i vecchi"... Quelli che se leggono il mio CV non capiscono di cosa mi occupo. (se non, vagamente, che e' una roba da computer)

Ora non si tratta di battere cassa.
Ma di dare una ripulita a questo mondo senescente.

Per la cronaca: Pirate Bay NON e' il sito del Partito Pirata. Pirate Bay NON ha nulla a che fare con il Partito Pirata.

Claudio Brovelli aka emmeesse
Vice Presidente del Partito Pirata Italiano

P.S. Quando facevo il pubblicista io mi davano 10.000 lire a pezzo. Vedo che la situazione di sfruttamento del cognitariato e' rimasta immutata negli ultimi trenta anni...