26.6.09

Piccole riflessioni - 1

MI È VENUTO in mente che probabilmente la mia generazione, di quelli cioè nati a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, è rappresentata non dall'uso delle nuove tecnologie per noi quasi naturale o dal precariato imposto come sistema o dal disimpegno politico come vocazione. Invece, la mia è la generazione dei papponi: noi siamo i tizi che si muovono bene alle feste e agli aperitivi. quelli che noi procuriamo le donne (donne... beh) per le feste. I rappresentanti migliori, finiti in questi giorni sui quotidiani e i settimanali, sono tutti lì, tra la fine dei trenta e l'inizio dei quaranta. Che bel modo di essere ricordati. Dev'essere colpa del fatto che, intorno ai 15 anni, ci hanno propinato Drive In...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

..e chi ci propinava Drive In? ah ah

Anonimo ha detto...

ma dài, drive in era carino.
piuttosto dove è finito doonesbury?
mario

Antonio ha detto...

Arriba, arriba...