24.8.08

Bentornati

A QUANTO PARE, siamo arrivati alla fine anche di questa estate. A occhio e croce, tra ieri e oggi è tornata un bel po' di gente e parecchi domattina ricominceranno la loro routine milanese. Proprio Milano, cioè la città dove vivo e dove ho passato questa estate, è l'epicentro italiano di un singolare fenomeno: sono rimaste un sacco di persone ma non, a quanto pare, i negozianti. Sul Corriere di Milano di oggi si nota dai rilevamenti Atm che la gente è aumentata; però, circa l'accuratezza di queste misurazioni, bisogna notare che in questi due ultimi anni si stanno diffondendo gli strumenti di rilevamento "precisi", cioè le tessere magnetiche che vengono usate anche sui mezzi di superficie e non solo ai tornelli della metropolitana, e quindi i numeri sono probabilmente esagerati.

Lo strano caso milanese (almeno, per un fiorentino che viene da una città in cui la gente ci va in vacanza, e quindi è tutto aperto). Qui nel capoluogo lombardo sono andati in vacanza praticamente tutti i commercianti. In massa. Una vera fuga. Hanno fatto un esodo silenzioso ma letale. Seguendo l'odiosa idea che chiudono le fabbriche, chiudono le scuole, chiudono gli uffici e quindi chiudono anche i negozi (dai bar ai ristoranti fino alla maggior parte di quelli che ti vendono qualsiasi cosa). Ha chiuso pure la gelateria dietro casa mia: un folle! Ha un'attività che da novembre a febbraio non vende una mizzica, cosa gli ci voleva a restare aperto ad agosto?

E soprattutto, quegli animali dell'Atm - perché sono dei veri animali - hanno messo su orari da servizio corriere di un paesino dell'Aspromonte. Ho passato le mezz'ore e i tre-quarti-d'ora più noiosi degli ultimi anni proprio in queste settimane, aspettando i maledetti "mezzi", oltretutto guidati da cani e con l'aria condizionata accesa a livelli polari. Ma no, non mettiamola sempre in negativo: c'è anche un lato buono. Avendo infatti una vita interiore molto ricca, in questi giorni ho avuto modo di rivisitarne ampi tratti.

La sensazione complessiva è che Milano ovviamente sia molto meglio così. Il clima è decente, piove abbastanza spesso ma fa caldo ed è comunque ventoso (leggi: meno inquinamento e meno polveri sottili, anche grazie alla "scomparsa" di buona parte dei cittadini e soprattutto dei maledetti pendolari che triplicano i milanesi durante le giornate invernali). La sensazione, insomma, è di aver tenuto al sicuro un bene che adesso gli altri comproprietari verrano a riprendersi. E che ne abuseranno, come al solito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sic transit gloria mundi

comunque in via marghera le gelaterie sono rimaste aperte, l'anno prossimo potremmo mandare il tuo gelataio a fare un corso di mkt... ;-)

ciao!