30.7.08

L'industria del Travaglio

BEL PEZZO DI Jacopo Iacoboni sulla Stampa che racconta l'industria editoriale del dissenso giudiziario di Travaglio&Co. La "premiata ditta", il linguaggio dei virgolettati, l'articolazione dei concetti e pure le scelte semantiche sono una ulteriore lettura nella lettura di un pezzetto d'Italia e di storia del giornalismo con l'evoluzione del quotidiano di Torino verso inedite vette narrative. Il titolo dell'articolo, poi, lo trovo semplicemente geniale...

«In casi come questi mettiamo su un piccolo team composto da quattro redattori, compresi me e Maurizio, e lavoriamo pancia a terra», spiega Lorenzo Fazio, quasi deus ex machina della premiata ditta, prima in Rizzoli, adesso a «chiarelettere».

29.7.08

The Thorn Birds

A ME, UNA vita fa, dicevano che iniziare un pezzo con un virgolettato vuol dire far fare il proprio lavoro di giornalista ad un altro. Ma forse il principio non si applica agli antropologi della contemporaneità. Però citare le fonti, se capita di scrivere su Repubblica, magari sarebbe meglio. Altrimenti Massimo si arrabbia. (Anche se, a dire il vero, si va sulla fiducia, perché manco lui fornisce il link all'originale).

L'attacco incriminato:

"Dovessi spiegarti che cos'è il mio blog ti direi che è un luogo, riscaldato d'inverno ed areato d'estate, con un indirizzo e una buca delle lettere, finestre per guardarci dentro se passi nei pressi ed una porta aperta per entrare se ti andrà. L'insieme dei blog che leggiamo e di quelli che ci leggono è un villaggio particolarmente salubre fatto di abitanti che si siano scelti fra loro e non paracadutati lì dal caso". Parola di blogger. È evidente che il blog è molto più di un sistema di comunicazione. È un angolo di mondo, avrebbe detto Herder. O una forma di vita, per dirla con Wittgenstein. In entrambi i casi uno spazio di condivisione simbolica caratterizzato dai suoi usi, costumi, sensibilità, abitudini, codici sedimentati - ma prima ancora creati - e da un linguaggio comune. I blog sono a tutti gli effetti le nuove forme di vita prodotte dalla rete, degli autentici angoli di mondo virtuale.

Ps: No, Wittgenstein è quell'altro, quello che faceva il filosofo, non quello nato a Pisa

Caro mio, quanto mi costi

ALLORA, PRENDIAMO COME base l'idea che un kilowatt all'ora costi circa 50 centesimi di euro (stasera guardo per bene l'inutile bolletta di A2A e capisco meglio se la cosa si applica anche al mio contratto). E prendiamo in considerazione che ho un iMac 24 e un MacBook. Quanto mi consumano accesi, in stand-by e spenti ma attaccati alla presa elettrica? Chi si è posto il problema ha raggiunto queste conclusioni:

Facendo due calcoli posso tranquillamente affermare che lasciando qualsiasi Mac spento, ma collegato alla presa di corrente per dieci ore al giorno, il consumo annuo è di circa 14 euro. Non sono tanti, ma non sono nemmeno pochi. Sono circa 28000 Watt all'anno. Alcuni dati sono interessanti, mi incuriosisce soprattutto il consumo dell'iMac in Standby: i watt sono quasi sempre fermi a 8 però ci sono cambiamenti e sbalzi improvvisi. Con ogni probabilità in modalità 'Stop' il processore si attiva per monitorare e controllare, chissà cosa dico io. Se devo essere sincero, pensavo peggio. Utilizzando il computer dieci ore al giorno si consumano 50 centesimi di euro; aggiungendo router, hard disk esterni, caricabatterie, luci e oggettistica varia sono 30 euro al mese. A spanne. All'anno sono 360 euro di spesa elettrica; e parliamo solo del computer. Fa già più impressione, vero? :) Chiosa finale: il MacBook consuma pochissimo.

28.7.08

Adalpina, butta la prolunga...

UNA COSA CHE mi sono sempre chiesto, dando per scontato che le auto e i motorini elettrici diventaranno la norma prima di quanto non si creda, è come diavolo si farà a ricaricarli. Perché uno che abita al quarto piano e non ha il garage, che fa, butta la prolunga dalla finestra? E soprattutto, se una batteria ci mette alcune ore a ricaricare, come si fa quando si sta viaggiando e si deve fare la ricarica? Pranzo al sacco nel distributore elettrico?

Sono sempre più convinto che il mondo di domani dovrà essere radicalmente diverso nelle abitudini-stili di vita e non solo nelle tecnologie.

Mad Men II

NEGLI USA È appena partita la seconda serie di Mad Men, storia di pubblicitari a New York nel 1960. Stasera in questo Posto ci si rilassa con pop-corn e soda... (anche perché ci sono vari altri arretrati multimediali da smaltire nella lunga estate milanese).

27.7.08

Domenica

QUINDI È TEMPO DI Doonesbury di Garry B. Trudeau.

Les Obsessions

C'È LA PRIMA parte sul NYTimes di una serie di articoli su come cambia la lettura al tempo di Internet e bla bla bla, insomma tutta la pappardella sull'economia dell'attenzione, gli occhi che ballano, i nuovi media ("nuovi" rispetto a che? E soprattutto, per quanto?), il digitale, l'analogico, i fiori di zucca fritti e via dicendo. Però la foto che viene messa di apertura, anche online, rende bene l'idea: famigliola medioborghese la sera in salotto a leggere, tutti a piedi nudi, lui legge il giornale, lei un libro e i due figli con i computer. Lui un MacBook Pro, lei - più giovane - un MacBook nero. Ci sono più stereotipi culturali, di classe e di genere in questa immagine di quelli che sarebbe lecito aspettarsi, anche senza bisogno di aver fatto un corso di semiotica per posta. Bella immagine, comunque.

24.7.08

Problemoni e problemi

CI SONO QUESTI tre o quattro temi sul tavolo. Le pari opportunità (perché non ci dovremmo mai dimenticare, credo, che più di metà della popolazione anche dei Paesi sviluppati vive e lavora in condizioni discriminate o comunque non simmetriche e nessuno si pone seriamente il problema di cosa si debba alla fine intendere con questa idea di simmetria nell'epoca tecnologica pur fermo restando ovviamente la diversità biologica); il riscaldamento globle e comunque tutti i problemi legati all'energia e al nostro stile di vita (e io sono convinto che non ci sarà una nuova peste a "risolvere" i problemi, ma la necessità di cambiare radicalmente stile di vita tutti quanti siamo nel globo, con un costo di transizione ancora incalcolabile e difficile da immaginare); l'asimmetria della ricchezza e dello sviluppo (perché qui i problemi sono altrettanto radicali e mettono in discussione il modello stesso di mercato infinito pensato dagli Usa nonché tutte gli accordi e i trattati e le leggi internazionali "consuetudinarie" che sono nate un milione di anni fa e adesso stanno come un abito stretto sulla pelle delle nuove nazioni); la cultura unica (nel senso anche qui della supremazia intellettuale della società occidentale, con uno spruzzo di Giappone se proprio vogliamo, che tra un po', con le reti che metteranno in condizione alcuni miliardi di persone di partecipare alla conversazione e l'ascesa economica e politica degli emergenti, entro un decennio o due sarà preistoria); la società costruita sulla proprietà e la democrazia (perché non è mica tanto chiaro perché dovrebbe sopravvivere questo modello di società in cui, ad esempio, non si curano l'Alzheimer, il diabete e probabilmente altre malattie "classiche" come cancro e Aids soprattutto perché ci sono brevetti incrociati che non rendono "profittevole" a una singola compagnia farmaceutica portare avanti la ricerca - quindi si parla di proprietà intellettuale -, oppure la presenza di modelli di stato paternalistico e "benevolmente dittatoriale" come Singapore o certe derive personalistico-populistiche più vicine a noialtri italiani, soprattutto).

Mi dimentico qualcosa, tra quello che ci portiamo dietro a qualsiasi latitudine?

Il giorno del sorpasso

PRIMA O POI si porrà il problema globale: ogni abitante del pianeta avrà diritto a un singolo voto o quelli dell'Occidente se ne riserveranno qualcheduno in più? Perché qui direi che si stanno neanche tanto lentamente spostando i valori in tavola...

BEIJING (Dow Jones)--The number of Internet users in China reached 253 million at the end of June, rising 56% from 162 million at the same time last year, state-owned China Internet Network Information Center said Thursday.

China now has the most Internet users in the world, having overtaken the U.S., it said.

Of China's population of 1.33 billion, 19.1% were internet users at the end of June, up from 12.3% a year earlier, but still slightly lower than the global average of 21.1%, the center said.

22.7.08

Upskirting, downblousing and the iPhone


L'IPHONE GIAPPONESE NON è come quello del resto del mondo. Pare che abbia un blocco che impedisce, a telefono silenzioso, di silenziare anche il robusto rumore del "click" di quando si scattano le foto. Perché? Beh, il problema giapponese è la piaga dell'upskirt e del downblouse, secondo Nobouyuki Hayashi. Tant'è che altri fabbricanti di telefoni per il mercato nipponico hanno addirittura previsto sistemi sonori ancor più rumorosi. Cos'è il downblouse e l'upskirt? Ingenui fanciulli...

Cosa meglio di un po' di MacRumors?

HA STUDIATO PER fare il medico, si è laureato, ha iniziato a lavorare. Ma otto anni dopo, ha scoperto che era più proficuo portare avanti il suo hobby: un sito di notizie e indiscrezioni sul Mac che viene visitato da 4,4 milioni di persone al mese. Negli Usa, racconta il New York Times, è una storia di successo. Da noi, temo sia una storia semplicemente impossibile: fantascienza

18.7.08

Le Olimpiadi si avvicinano...

HO TROVATO SOLO adesso questa gallery grazie a Ernesto (la prossima volta che vado in Giappone prometto che lo chiamo). Sono le esercitazioni della polizia cinese in vista delle Olimpiadi. Bellissime foto. Soggetti alquanto singolari. Effetto complessivo, molto straniante.

17.7.08

Argentina

VOGLIA DI STATO per il mercato aeronautico argentino. Buenos Aires vuole rinazionalizzare Aerolineas Argentinas (una flotta di 42 velivoli con età media di 19,1 anni), la più grande compagnia aerea del Paese che era quasi collassata negli anni Ottanta. Il governo argentino se la ricompra dalla famiglia spagnola Marsanas.

I simpatici argentini hanno recentemente rinazionalizzato i principali operatori infrastrutturali del Paese: il sistema postale, le ferrovie e la più grande compagnia idrica locale.

16.7.08

Consigli per i viaggiatori

OCCHIEGGIANDO UN ARTICOLO del New York Times, la nostra Repubblica si cimenta devo dire con una certa grazia nell'annoso tema di chi resta a dormire in aeroporto (sulle poltroncine degli aeroporti, per essere precisi). Argomento da Tg per eccellenza in passato: "Passeggeri inferociti dallo sciopero sono rimasti tutta la notte in aeroporto", recitano di solito con clausola omerica i giornalisti video in concomitanza con i ben noti "disagi per i viaggiatori" che adesso diventano stile di vita.

15.7.08

Se monte Morello mette il cappello...

COSE CHE SI trovano sulle agenzie:

(ANSA) - PECHINO, 15 LUG - Pechino è in grado di cambiare il clima in vista delle Olimpiadi. Se le previsioni del tempo relative al giorno della cerimonia di apertura dei Giochi (8 agosto), saranno negative il centro meteorologico della città
interverrà per far splendere il sole. Lo ha detto oggi il vice-direttore del centro, Chen Zhenlin.

«È dal 2003 che ci prepariamo - ha dichiarato il dirigente - soprattutto per evitare la pioggia». Secondo Chen, se per l'8 agosto sarà prevista una precipitazione "leggera", questa potrà essere evitata: «Ma se le previsioni annunceranno forti piogge non ci sarà niente da fare». Gli strumenti sviluppati dal centro di ricerca non sono infatti solo «piuttosto avanzati».

Chen non ha fornito dettagli su quali potrebbero essere questi strumenti, né ha fatto cenno alla possibilità che non sia la pioggia ma la foschia fatta in parte di umidità ed in parte di smog che d'estate aleggia spesso sulla capitale a
rovinare la festa dell'8 agosto.

14.7.08

Will it blend?

PARE PROPRIO DI si. Anche se a dire il vero il dietro (che probabilmente non è fatto proprio di plastica come sembrerebbe) no...

Osama? Obama?

PARE CHE LA copertina dell'ultimo numero del settimanale The New Yorker stia creando un certo clamore negli Usa. L'accostamento di Mr e Ms Obama ai terroristi non piace...

13.7.08

Comunque, Doonesbury

ESSENDO O NON essendo che è domenica, è anche il tempo di Garry B. Trudeau.

The Yorker, punto e virgola

QUELL'IMMENSA, RAREFATTA e raffinata miniera di spunti che è The Yorker adesso ha anche il merito di aver rimesso in circolo il problema del negletto punto e virgola, richiamando anche Slate nella querelle.

In più. Lo cito solo obiter dictum, ma sul blog di Andrea c'è pure questo rimando al peggior libro di sempre. Però...

Canzone triste

DOPO CHE SI sono espressi Luca, Massimo, Akille, Zetavu, Gb, Luca e vari altri, mi sorge un dubbio. Che Buonanotte fiorellino di De Gregori sia in realtà una canzone allegra? No, perché non la cita nessuno... forse è troppo triste anche per la lista delle canzoni tristi.

Mark Twain

THE DIFFERENCE BETWEEN the right word and the almost right word is the difference between lightning and the lightning bug

10.7.08

Tutti matti per l'iPhone

ALLORA, HO PROVATO l'iPhone 3G. L'ho scritto sul Sole 24 Ore (qui sotto anche la videoreview in stile Mac/vs/Pc). Per chi è pigro ma vuol sapere se comprarlo o no, bottom line: ne vale la pena. Luca argomenta più nel dettaglio.


4.7.08

Cose che sto imparando

NELLA MIA NUOVA vita:

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 lug - «Urge ripensare la governance mondiale contemplando le nuove realtà», quali possono essere Brasile, Cina, India. Lo ha detto Arrigo Sadun, direttore esecutivo Fmi per l'Italia, nel suo intervento al Faro, Osservatorio delle materie prime, spiegando che «l'Italia in questo potrebbe recitare un ruolo molto importante. Il nostro Paese nel 2009 avrà infatti la presidenza di turno del G7: carica che di solito non conta nulla, ma che invece conta molto in momenti di crisi» come quella attuale. Sadun sottolinea «che non è una questione filosofica ma un problema reale» perchè, spiega, la piattaforma dell'economia mondiale è resa instabile anche dal fatto che sul mercato sono giunti nuovi e importanti attori per nulla rappresentati nell'establishment mondiale. Se 15 anni fa il G7 rappresentava l'85% dell'economia, «oggi - sottolinea - ne copre meno della metà: se riusciremo a riformare gli istituti di governance bene, altrimenti bisognerà ripensare a nuovi equilibri comunque».

2.7.08

Alitalia, 10mila esuberi?

SONO ALCUNE SETTIMANE che resisto alla tentazione di scrivere una cosa odiosa. Ve l'avevo detto... E aggiungere: ma non è mica finita qui.

Update. Tra le altre cose, American Airlines adesso si licenzia una tonnellata di dipendenti a causa dell'aumento del costo del carburante.

Money Quote: American Airlines says it could cut 900 flight attendant jobs as it reduces flights to cope with record high fuel costs. (...) Flight attendants had feared more job losses after the company said last week it would reduce management and support staff jobs by 8 percent. American has about 82,000 employees.

Apple iPhone, programmatori cercansi

OK, QUESTA VOLTA mi fido della rete e della sua capacità di raccolta. Il ragionamento è che l'iPhone è una piattaforma e che avrà eventualmente successo solo se gli nascerà intorno un sistema di sviluppatori che creino le applicazioni "cool" per il pubblico. Apple ci si è messa d'impegno creando il suo sistema (software per sviluppare per iPhone, programma di sostegno e finanziamento, sistema di distribuzione), ora bisogna vedere se ci sono le persone che diano gambe a questa idea.

I giovani programmatori indipendenti (non le aziende, per favore!) che si vogliono mettere in contatto con me tramite l'indirizzo di posta in alto a destra su questo blog entro lunedì mattina al più tardi, dovrebbero dirmi a) chi sono (nome, età, città, attività) b) che cosa fanno con iPhone (idee, applicativi in cantiere, sogni) c) se il programma di Apple per loro è una cosa sensata e ben fatta oppure no.

L'obiettivo è scattare una Polaroid, anzi un dagherrotipo dell'universo di sviluppatori iPhone nell'attimo della sua nascita. Astenersi perditempo, gli altri blogger se vogliono darmi una mano segnalando la cosa (sì, dico proprio a te!) fanno cosa gradita. Non ho mai usato la rete direttamente come strumento per il mio lavoro, l'esperimento mi intriga ma anche mi spaventa (e se non risponde nessuno??). Coraggio, diamoci da fare!

Ho fatto il classico, io...

LA REALTA' ESISTE, ma non ho capito il perché...