1.5.08

Terminal 5 - Heathrow

SULLA NOTIZIA, COME sempre: ero a Londra per qualche giorno (ci ritorno anche la prossima settimana) e adesso il traffico aereo è tutto deviato sul nuovo Terminal 5 di Heathrow, inaugurato il 27 marzo (le due immagini che vedete in questa pagina le ho scattate il 29 con il telefono cellulare). GIà a pieno regime, a parte il disdicevole problema dei bagagli sparpagliati per mezzo mondo. C'è tra parentesi una società con sede in Lombardia, credo a Bergamo, che si occupa di fare lo smaltimento bagagli per British Airways, e gli ha dato parecchia mano dopo il casino del 27.

A me non piace questa ossessione dell'architettura contemporanea soprattutto in Gran Bretagna di esibire le strutture funzionali "nude" degli edifici, soprattutto di quelli pubblici. Richard Rogers, l'architetto che ha realizzato il T5, è ossessionato a quanto pare da questa forma di brutalismo post-litteram, e non si risparmia: sembra di stare dentro uno spaccato di una struttura, non dentro la struttura vera e propria. Comunque, l'approccio è più che razionale e lo spazio, estremamente luminoso, ha il vantaggio di far respirare i passeggeri alleviando lo stress del viaggio (sia per chi ha paura dell'aereo che per chi ha problemi con i bagagli). La segnaletica non è neanche lontanamente all'altezza dell'ottimo mondiale, cioè a mio avviso l'aeroporto di Schipol, ma non è comunque malaccio. Si vede che se non altro è stata pensata in maniera razionale (colori diversi a seconda del tipo di messaggio) e la singola copertura larga 90 metri valorizza sicuramente il prezzo pagato (4,3 miliardi di sterline per un progetto iniziato nel 1982.

Da solo il T5 con l'accoglienza contemporanea per 60 aerei è capace di gestire un traffico annuo di 30 milioni di passeggeri, cioè da solo fa la metà del resto di Heathrow e porta il totale potenziale di passeggeri dello scalo londinese a 90 milioni. I negozi, circa 100, sono purtroppo tutti di livello medio alto (dalla filiale di Harrod's sino ai soliti elettronica fighetta, videogiochi e duty-free sommersi di profumi, sigarette e abbigliamento).

Il giudizio alla fine è moderatamente positivo: a me non piace Heathrow in generale, mi dà l'idea di una lasagna con gli strati che si sono accumulati nei decenni e il caos che straborda come il ripieno della pietanza da tutte le parti.

Se vi capita di atterrare o decollare da quelle parti, fatemi sapere che ne pensate...

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