13.4.08

Tre più sei uguale... uno

PARE PROPRIO CHE ci siamo, lunedì o al massimo martedì Delta Air Lines annuncerà il matrimonio con Northwest Airlines. Si tratta di un evento importante, perché le due compagnie lo pianificavano da lungo tempo (il collasso del mercato, come si è visto con i vari fallimenti, avevano fatto saltare l'annuncio un mese fa) e la loro fusione porterà a una nuova prima compagnia nel mercato.

Delta oggi è la seconda compagnia al mondo per dimensioni (ha 451 aerei che volano su 332 destinazioni in 57 paesi, è l'unica "grande" americana a volare in Africa, ha trasportato 119 milioni di persone nel 2005), la terza per fatturato su passeggeri al miglio (l'indice economico di redditività standard del settore), mentre per utili operativi è la sesta al mondo.

Northwest è invece la sesta sia dal punto di vista nazionale che internazionale per fatturato su passeggeri al miglio, trasporta più passeggeri di tutte le altre grandi americane sul Pacifico (ha 343 apparecchi con cui vola su 255 destinazioni), è andata in Chapter 11 da cui è emersa il 31 maggio dell'anno scorso; Delta invece c'è andata il 14 settembre 2005 (per la prima volta nella sua storia) con 20,5 miliardi di debiti e ne è uscita il 30 aprile del 2007 e da agosto il suo Ceo è Richard Anderson, ex amministratore delegato di Northwest.

Per riuscire a finalizzare la fusione, entrambe le compagnie hanno dovuto faticare non poco con i rispettivi sindacati dei piloti. La notizia è uscita poco fa sul Financial Times.

A questo punto, come mi spiega l'amico Fabio, Continental Airlines (la quinta al mondo, che in pratica aveva il veto di Northwest, proprietaria delle azioni goldenshare che adesso verranno riacquistate da Continental) si smarca e diventa l'obiettivo a brevissimo di United Airlines (la seconda al mondo dopo American Airlines e davanti a Delta) con cui da tempo si fa il filo. Ne stanno per succedere di cose...

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