2.5.07

Tempo bello, mi sono coperto. Tutto bene i pupi?

LA COSA DIVERTENTE quando si usa la tastiera americana, viene fuori quando scopri che scrivendo metti un sacco di parole accentate e neanche te ne rendevi conto prima (adesso invece fai i salti mortali per evitarle, oppure devi ricorrere all'apostrofo come succedaneo insoddisfacente).

Appena arrivato e bell'e pronto per ripartire: dopo aver mancato di poco la coincidenza di Atlanta all'andata (motore guasto al 767 di Delta - il mitico flight DL75 -, perdita di carburante, tre ore parcheggiati a Malpensa e ritardo fisiologico all'arrivo dall'altra parte dell'Atlantico), il momento di ripartire da Orlando parrebbe quasi giunto. Tempo di una cena negli studios Universal, un giro domattina presto e poi via, catena invertita con direzione Malpensa.

Anche quest'anno la festa dei lavoratori l'ho passata senza neanche rendermene conto. Ripensandoci, scopro che otto o nove anni fa era il turno della mia prima volta a Milano per questa ricorrenza: lunga camminata attraverso la metropoli lombarda e visita alla tomba di Manzoni, presso il cimitero Monumentale (nella zona in cui poi sarei andato ad abitare).

Adesso, a questo giro, lunghe passeggiate serali sotto l'afa della contea Orange, mentre i parchi divertimento non sembrano poi molto pieni e CSI: Miami pare cromaticamente un po' esagerato. Almeno, Manzoni sta fuori dei piedi...

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Adelchi" di Alessandro Manzoni
Atto secondo – Scena Terza – Parla Martino:

"Andai così tre giorni;
E sotto l'alte piante, o ne' burroni
Posai tre notti. Era mia guida il sole
Io sorgeva con esso, e il suo viaggio
Seguia, rivolto al suo tramonto."