5.4.07

Augh!

MI SONO LANCIATO, e ho cominciato a leggere Manituana il tomo seicentesco (inteso come numero di pagine) di Wu Ming, l'autore collettivo che... beh, andiamo con ordine.

Il signor Ming è geniale nella poliedricità dei suoi toni. Nonostante parti del collettivo, già noto come Luther Blisset, si lancino in opere singole con alterne fortune, è nella scrittura multipla che danno il meglio. Q e poi 54, nonostante siano quelli più citati, comunque piacciono e non poco. Manituana, nelle prime 66 pagine è già inserito in quella strada di lentezza orchestrata e tornita che caratterizza la loro scrittura.

Ciò che stupisce di Wu Ming, nonostante sia un appassionato lettore della loro newsletter via email, è la capacità di saltare da un piano di comunicazione all'altro, da uno stile all'altro. Hanno creato un'alchimia, unendo le anime frammentate delle loro esistenze in un respiro potente. Però... Intanto me lo leggo, poi vi dico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

eccezionale la raccolta di saggi "Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0"