11.3.07

Finirà a mazzate?

CI SIAMO, AIRBUS è ufficialmente sul bancone del pescivendolo, nella scomoda figura del pesce pescato, aperto in due e già che ci siamo decapitato. Ecco la prima perdita nella sua storia, tutta dovuta alla clamorosa toppata con il superjumbo A380 e (lasciatemelo dire) ad un altro paio di errori di management e programmazione dei prodotti niente male.

In pratica, taglieranno 10mila posti di lavoro, ma ancora non hanno capito come fare a risolvere per bene il problema, visto che i clienti stanno scappando dall'A380 e nei prossimi due-tre anni non ci sarà niente per contrastare il Boeing 787 nel ben più lucroso segmento dei velivoli mid-range.

Perdite nell'anno fiscale 2006: 572 milioni di euro (mezzo miliardo) nonostante un aumento del fatturato del 14% (arriva a 25,19 miliardi) e la vendita di 434 aeroplani contro i 387 del 2005.



Quanto è costato scazzare l'A380? Un pozzo di soldi: 2,5 miliardi di euro per la precisione, di cui 1,2 miliardi di costi extra e perdita di contratti per la vendita, 0,8 miliardi di pagamenti che Airbus sperava di poter fare più avanti, 0,5 miliardi di altri pagamenti non previsti. Nel mazzo, anche il rapporto euro-dollaro a favore di quest'ultimo ha contribuito al danno.

Airbus è controllata da Eads, cioè European Aeronautic Defence and Space. Per l'azienda, che naviga comunque dalla parte buona della riga contabile, il fatturato è stato di 39,4 miliardi, cioè un 15% più del 2005, con "soli" 399 milioni di euro di utili a causa delle perdite di Airbus. Nel 2005 Eads aveva fatto utili per 2,852 miliardi di euro.

Il commento? Airbus, casomai non si fosse capito, ha chiuso un ciclo. La domanda adesso è: quanto ci metterà ad aprirne uno nuovo in positivo? A me pare che le cose andranno un po' per le lunghe...

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