31.7.06

Sogno d'una mattina di mezza estate? [AGGIORNATO]

SARA' STATO IL caldo torrido a farmi vedere stamani, mentre facevo colazione al bar e gettavo l'occhio sul Corriere, quel mezzo colonnino del quale non v'è traccia nella versione online del giornale? Perché va bene tutto, ma se l'avessi veramente visto sarebbe una cosa da urlo!

Secondo quelle poche righe appena scorse e forse fraintese a causa del bombolone alla crema e del cappuccio bollente, parrebbe che a seguito di un augusto e approfondito sondaggio i giovani manager italiani abbiano eletto a loro mito di efficacia, dinamismo e come uomo-immagine niente-po-po-di-meno-che Lapo Elkann. Già, lo stakanovista dell'ufficio, il creativo per definizione (ce lo vuole portare via anche la Coca-Cola: altri cervelli in fuga), il prototipo del manager. Segue come manager preferito numero due il Benetton quello giovane.

Dico: ma siamo pazzi e completamente fuori di testa? No, non è possibile, mi devo essere sbagliato. A parte che essere considerati "manager" nell'azienda di famiglia è abbastanza folkloristico (l'equivalente dello "sciopero delle farmacie e dei taxisti", quando sappiamo che a scioperare sono i dipendenti mentre i proprietari fanno la serrata, insomma uno scivolamento semantico non da poco considerando che nelle società per azioni il manager è il "tecnico" e non il proprietario). Ma sarebbe già un peccatuccio veniale comunque, rispetto all'idea di fondo.

Pensare cioè in maniera seria e credibile che i dirigenti delle imprese italiane - seppur giovani - considerino il loro uomo immagine una persona che ha subito gravissimi e personalissimi problemi di dipendenza da stupefacenti, disordine morale di primo grado e altre varie amenità, a me pare quantomeno folkloristico. Forse che il Corriere si sia sbagliato? Forse io? A quando presidente dell'Aci un "giovane manico" della sedicivalvole con annessa strage del sabato sera? Mah... Voi l'avete mica letto?

[AGGIORNAMENTO]
Grazie all'abile Cyberiaanche qui), che ha trovato l'articolo originale, eccone il testo (io non commento):

Lapo Elkann, manager modello degli under 30

ROMA - Lapo Elkann (foto) è il modello al quale si ispirano gli under 30 italiani quando pensano a un ideale di affermazione professionale. L' imprenditore «appariscente» e protagonista delle cronache mondane alla Flavio Briatore, un tempo icona incontrastata, perde appeal. Oggi piacciono manager e dirigenti più «operai», simbolo di stacanovismo e identificazione con l' azienda. Lo dice il risultato di una ricerca psicologica sui nuovi miti dei giovani condotta sotto la supervisione dello psico-antropologo Massimo Cicogna che ha interessato un campione di 1.000 ragazzi tra i 24 e i 30 anni del Nord, Centro e Sud Italia. Il cambio nei modelli di riferimento per la scalata al successo è testimoniato dalla classifica: primo posto a Lapo Elkann (22%), secondo per Alessandro Benetton (20%), medaglia di bronzo per il patron di Diesel Renzo Rosso (18%). Al quarto posto c' è Mario Giordano, direttore di Studio Aperto (16%), e al quinto Davide Brivio (15%), team director della Yamaha di Valentino Rossi. Briatore? È solo 30°.

1 commento:

cyberia ha detto...

Lapo Elkann, manager modello degli under 30

http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2006/07/co_9_060731034.xml