2.4.06

Coscienza e diversità

RIPRENDO QUANTO SCRIVE Roberto sul suo blog, uno dei più attenti alle cose della musica colta in Italia, riguardo alle reazioni che ci sono state a Firenze, tra i tifosi allo stadio, circa la notizia della morte consumata del piccolo Tommaso Onofri.

Dice Roberto che gli striscioni esposti nella curva "oltre a ricordare Tommaso Onofri, chied[ono] la pena di morte per i suoi aguzzini" e si domanda se gli applausi generali che ne sono seguiti "sono giunti anche dai settori più nobili dello stadio Franchi, quelli che una volta ogni anno si mettono in prima fila nel celebrare con orgoglio la Toscana come primo paese abolizionista nel mondo".

Il mondo non è tutto uguale, le persone non sono tutte uguali e la realtà non è solo questione dialettica risolvibile con le parole, così come la storia non è solo opinioni e commento, ma anche fatti e cose che sono realmente accadute. Il 30 novembre del 1786 il Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo di Lorena, fece una cosa che nessun altro Stato aveva fatto prima. Promulgò una Riforma Penale che comprendeva la cancellazione della pena di morte. Poi si può discutere del senso e del valore assoluto, di fronte alle coscienze del mondo, di quella scelta. Persino dell'attualità di Cesare Beccaria. Ma noi toscani siamo fatti di quella pasta, Firenze ne è - talvolta immeritatamente - il centro e una acquiescenza al populismo pseudo-televisivo proprio là, proprio a Firenze, proprio oggi che si prospetta un difficile cambio politico alla guida del Paese, è cosa intollerabile e che induce alla vergogna.

Ci meritiamo che Umanesimo e Rinascimento siano solo vuoti simulacri e monumenti corrosi, pinacoteche piene di turisti e voli di piccioni nelle piazze. Siamo noi toscani, noi fiorentini gli improvvidi turisti della nostra civiltà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

chi scrive è amico personale del padrone di casa:
Lasciamo perdere i moti animaleschi delle tribù che affollano gli stadi...
Voi che avete la cultura e la sensibilità per andare oltre tralasciate di fare gli scandalizzati. Il mondo gira così, sono i moti spontanei che portano uno Zapatero alla guida del paese, sono i moti spontanei che lasciano una nuova coscienza, anche se coperti a breve termine da un grande fratello o una fattoria.
Gli spettatori che affollano i settori nobili sono popolati di personaggi al limite della decenza.
Meglio un ignorante che esprime maldestramente il suo sdegno che un ipocrita che lo pensa allo stesso modo ma si vergogna di esternare.
Lasciamo questi assassini per qualche ora tra le mani dei "migliori carcerati" di qualche istituto correttivo italiano (regina coeli per esempio). No alla pena di morte, no all'idea che questa gente possa essere convertita e ri-educata. Grazie

Anonimo ha detto...

Chi scrive è un amico personale del padrone di casa. Uno diverso dal precedente però...anche se, del precedente, condivide totalmente il pensiero. Ma aggiungo......
Lasciamoli per qualche tempo nelle mani dei "migliori carcerati".
Poi però invece di stare in cella di IOsolamento per il resto della vita a spese della comunità. Vadano a costruire nel Botswana o in Nigeria o dovunque vi sia bisogno ( visto che oltretutto sono muratori) scuole e pozzi per i bambini che ne hanno bisogno. Con la palla al piede e a sudare sotto il sole africano per il resto delle vita a fare qualcosa che sia necessario a dei bambini che non hanno niente, se non la speranza di sopravvivere.