5.12.05

E' bellissimo: non sanno di cosa stanno parlando

GENTE, E' MERAVIGLIOSO: un incontro tra persone che non sanno di che cosa stanno parlando! Sono cose da non perdere: Giuseppe Turani intervista nella sezione Scienza e Tecnologia di Repubblica l'amministratore delegato di Telecom, Riccardo Ruggiero. E' una fiesta, un delirio. Non si capisce se sia Turani che è sceso dal pero in settimana e ha scoperto le tecnologie di rete o se è Ruggiero che vede solo presentazioni in PowerPoint ed "executive summary" senza aver tempo per riflettere un attimo sui presupposti. Un esercizio di marketing della comunicazione da antologia, una scuola di giornalismo per le giovani generazioni e soprattutto, un motivo in più per dare un euro a Repubblica come lettori. ("Scusi signor edicolante, posso darle 75 centesimi e lei si tiene la pagina di Turani? Ah no? Peccato...")

Alcuni brevi estratti:

Dopo aver annunciato i "20 Mega per Adsl", Ruggiero chiude la prima risposta:

Il secondo evento, invece, è quello più inatteso e, se volete, più rivoluzionario.

E pronto Turani a chiedere con un lapidario intervento (che ricorda un cross di Bruno Conti):

In che cosa consiste?

"Ai 20 mega sul telefonino".

Turani, capo di Affari e Finanza, uno che la tecnologia la mastica da anni, ecco che prontamente s'indigna, o almeno così pare:

Vuole scherzare?

Cosa fa Ruggiero, rincula? Adduce il lapsus ("20? No, volevo dire 2...")

"No. Anzi, a febbraio, in occasione delle Olimpiadi di Torino, monteremo una stazione sperimentale che trasmetterà appunto (a dei telefonini speciali) a 20 mega o anche di più".

Ma cosa sarà questa inedita tecnologia, questo prodigio della ricerca sviluppato in gran segreto insieme a Samsung? E' il momento di saltare addosso all'intervistato, metterlo di fronte alla responsabilità delle sue parole:

Da dove esce questa diavoleria?

"In parte si tratta di una tecnologia già nota, quella del WiMax. Il WiMax è stato usato finora solo per collegamenti "privati" sulle lunghe distanze e la banda può arrivare fino a 100 mega, se non di più. E' insomma un tipo di collegamento professionale, per le aziende di telecomunicazioni o per le società che hanno bisogno di collegare fra di loro uffici e palazzi. E il WiMax ha sempre funzionato, finora, solo in postazioni fisse, cioè non mobili. La Samsung ha lavorato intorno a questo WiMax e ne ha ricavato un sistema che può funzionare anche per i telefoni cellulari. Può funzionare, insomma, esattamente come i Gsm o l'Umts oggi. In mobilità. Questa nuova tecnologia (che presto diventerà uno standard internazionale) si chiama Wibro e consente appunto di raggiungere velocità elevatissime di trasmissione e una banda teoricamente quasi infinita".


Una nota di colore: il WiMax non esiste. Cioè, esiste, ne parliamo tutti, ma vorrei che qualcuno si provasse ad andare in un Mediaworld e tornarea casa con un bel WiMax access point o schedina... In più, le sue prestazioni sono ancora tutte da definire. Comunque, c'è un altro punto interessante: si tratta di una tecnologia coreana o del WiMax? La storia una rapida ricerca con Google la spiega così:

WiBro:South Korean version
Perhaps the most telling deployments for WiMAX will be for the WiBro mobile derivative: WiBro has South Korean government support with the requirement for each carrier to spend over $1 billion US for deployments. The Koreans sought to develop WiBro as a regional and potentially international alternative to 3.5-4G systems. But given the lack of self developed momentum as a standard, WiBro has joined WiMAX and agreed to harmonize with the similar OFDMA 802.16e version of the standard. What makes WiBro roll outs, which will start in April of 2006, a good 'test case' for the overall WiMAX effort is that it is mobile, well thought out for delivery of wireless broadband services, and the fact that the deployment is taking place in a highly sophisticated, broadband saturated market. WiBro will go up against 3G and very high bandwidth wire line services rather than as gap-filler or rural under-served market deployments as is often exampled as the 'best fit' markets for WiMAX. WiBro goes much more "in your face" in direct competition with 3G and high bandwidth wired services which pose tough competition.


Ok, quindi un senso la cosa ce l'ha, basterebbe dirla nel modo in cui viene fuori. Ma no, l'intervista va in un'altra direzione:

Una follia.

"No. Io penso che alla fine, per i telefonini, la banda che si sceglierà sarà quella di 20-30 mega bit. Una banda più che sufficiente per qualsiasi uso. Pensi che adesso con l'Umts si arriva poco sopra i 300 k e che, anche con le modifiche che partiranno da gennaio, si andrà poco sopra una banda di 1 mega bit. In pratica, rispetto a oggi, si andrà a moltiplicare la banda dei telefonini di circa 50-60 volte. A quel punto vedere un film sul telefonino sarà quasi meglio che vederlo a casa e scaricare un video, una canzone sarà questione di una frazione di secondo. Chi lo vorrà potrà scaricare dalla rete interi CdRom del cantante preferito nel tempo necessario per ordinare un caffè".


Due note di colore: l'Utms, che fino a venti minuti fa era la fine del mondo, adesso è una merdina (scusate il francesismo); e poi, di quale banda stiamo parlando? I 20-30 Megabit sono offerti a tutti quelli che si connettono al ponte radio WiMax WiBro o come lo volete chiamare. Vanno cioè divisi per il numero di punti di accesso e oltretutto sulla base di connessioni "best effort", vale a dire "come viene, viene". Per fare cosa, poi? Guardare la tv???

E le domande? Lo scopo del giornalista, cioè stanare il personaggio, tirare fuori le notizie, mostrare le contraddizioni?

Quelle di Turani, raccolte qui di fila, suonano così:

(prima parte, la scoperta della notizia, con adeguato stupore e anche una certa titubanza ad accettare per vero)
Ma che cosa accade esattamente?

In che cosa consiste?

Vuole scherzare?

Da dove esce questa diavoleria?


(T. è impressionato, e reagisce d'istinto: non è una domanda, è un assist)
Una follia.

Ma stiamo parlando di cose reali o di sogni?


(T. si scuote, si risveglia: è il momento di un nuovo cross)
Cioè?

(un altro cross da metà campo)
Previsioni?

(classica risposta-fiume spezzata in due artificialmente, con un neutro cioè...)
Quale?

(si parla di convergenza, di due anni per costruire la rete WiBro: T. ha un attimo di perplessità su come giri il fumo. O forse è un altro cross)
Questo comporterà cambiamenti nell'offerta e nelle strategie di vari operatori telefonici?

(T. a questo punto tira a chiudere l'incontro, mancano poche righe. Chiede chiarimenti sull'"offerta flat" futura di Telecom per i contenuti)
Cioè?

Tutti i salmi finiscono in gloria, diceva mia nonna: ovviamente si finisce parlando di partite da guardare... beh, su WiBro, visto che siamo oltre telefoni e telefonini. Dodicimila anni di sviluppo tecnologico fondamentalmente per vedere le partite fuori dallo stadio, mentre nel resto del mondo ci sono economie che sono cambiate grazie alle tecnologie che gli operatori hanno messo a disposizione degli individui. Qui mettiamo a disposizioni sistemi per far guadagnare gli operatori e far vedere le partite alla gente. Questo entrambi lo capiscono benissimo...

Fine dell'intervista. Un vero pezzo da antologia. Da apprezzare soprattutto il fatto che sono state citate nell'ordine: Samsung, campione della ricerca tecnologica d'avanguardia; Telecom/Tim, centro mondiale della ricerca sulla telefonia; Olimpiadi di Torino, evento mediatico globale. Non sono stati toccati punti tipo: l'Umts allora non regge? La televisione via etere Nokia la sta lanciando con standard differente, è un rischio di sovrapposizione? Quali tecnologie avete scartato e perché, prima di scegliere questa? Come fa a definire il WiBro "la più grande rivoluzione multimediale conosciuta in Italia"? Cosa vuol dire e perché? Soprattutto, da qui al 2008 non è che manca ancora un po', prima di cantare vittoria? Come fa a sostenere che "Grazie a WiBro la differenza fra rete fissa e rete cellulare scompaiono. Sul telefonino avremo le stesse identiche prestazioni (banda a 20 mega bit) che avremo nei nostri uffici o nelle nostre case"? La convergenza fisso-mobile è un fatto solo di velocità di connessione? Non c'è contraddizione dichiarando che si offrono abbonamenti centrati su servizi (gol e film, musica da scaricare) e poi dichiarare che "Insomma, di fatto nel 2008 l'Italia entra davvero nell'era della società multimediale. Poi si vedrà che cosa saremo capaci di farne. Ma questo non dipende da noi"?

E soprattutto: quanti caffé avrà preso Ruggiero per restare sveglio durante l'intervista?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

perchè dopo avere letto il post mi viene in mente il digitale terrestre?
francesco

Anonimo ha detto...

Più o meno quello che si legge oggi su Affari & Finanza, monopolizzato dagli annunci sui nuovi cellulari in prova e la "world domination" dei videofonini. Ne ho scritto anch'io stamattina su Qix, ma l'intervista sinceramente me l'ero persa. :)

Anonimo ha detto...

Ho letto stamattina questa intervista e ho ancora le coliche.

è la strategia delle alte dirigenze politiche e industriali italiache: vi riempiamo di cazzate che non sapete cosa vogliono dire, così non fate domande, o quanto meno non fate le domande giuste.

20 mega???

ma se una bella fetta d'Italia è tagliata fuori dall'adsl e NESSUNO ha i 4 mega (ma neanche i 3)...Ruggiero, per favore...

Anonimo ha detto...

evidentemente questo articolo di turani e' stato corretto da paola jadeluca, la piu' incompetente giornalista scientifica che abbia mai avuto l'occasione di leggere. leggere per credere.

Anonimo ha detto...

paola jadeluca? ma lol! staseratina da blog a blog a bravi direbbe qlc! gh ma meno male che adesso ci sono dei blog che li sputtanano!e 1 cosa! come mai in italia le tariffe sono diverse [in peggio] di tutta l'EU? vedi francia e GB