15.11.05

Dolce Trento

FINO A STASERA a Trento la provincia sta tenendo un convegno per la presentazione del suo nuovo portale sulle Pari opportunità. Incautamente, ieri hanno voluto anche la presenza del Giovane Autore. Il quale, alle sei e cinque di mattina è stato raccolto dal suo fidato autista automunito di Mercedes nera (diesel ma tira come un benzina) che nel tempo netto di due ore e quaranta minuti lo ha depositato davanti al Castello del Buonconsiglio di Trento, in un ambiente a temperatura da frigorifero: tre gradi centigradi.

Bel convegno, apprezzabile partecipazione di ospiti stranieri, ottimo lavoro di creazione del suindicato portale. Peccato che alle dodici e trenta il predetto autista e la giovane accompagnatrice siano ripartiti insieme al Giovane Autore alla volta di Milano (quindi, saltando il pranzo a scrocco, una cosa che turba la mente e piega l'animo di qualunque giornalista che si rispetti). L'unica nota positiva della partenza è che la temperatura era salita a quattordici gradi. In due ore e venticinque minuti (si viaggiava più veloci perché s'andava in discesa?) l'arrivo a Corso Sempione e poi via, con la quotidiana puntata di Condor.

L'orario di movimentazione del Giovane Autore ha permesso di vedere la Milano-Venezia sino a Brescia sempre dalla corsia "buona". Impressionanti le code tra Milano e Bergamo nell'altra direzione che, mi dicono oggi, perdurano sistematicamente e ci sono tutti i giorni. Se la soluzione al milione di camion e al mezzo milione di veicoli che la percorrono ogni giorno è costruire un'altra autostrada parallela e un anello più grande della tangenziale intorno al capoluogo lombardo, tempo che tra dieci anni saremo ancora, esattamente allo stesso punto...

La domanda: ma può darsi che qualcuno ci abiti, in quella benedetta autostrada? Perennemente in coda...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per quasi tre anni, mi è quasi capitato di abitarci, dato che percorrevo quel tratto almeno 4 volte alla settimana ... "percorrevo" è troppo forte come termine, certo se l'avessi "per-corso" a piedi in alcuni momenti avrei fatto più in fretta...
Il Giovane Autore si consoli: senza fidato autista e senza bella compagnia (che per me, però, sarebbe meglio stata quella di un affascinante giovane uomo), ho percorso 600 km nell'odierna giornata, e sempre per le "Pari Opportunità", con un paio di Intercity perfettamente ... in ritardo. ... Quanto al pranzo, è saltato e per la cena mi son ritrovata a Milano Centrale, a mangiare un gelato confezionato (la cosa meno peggio che ci fosse in giro, dopo aver provato un panino assolutamente non commestibile), a 8°. Guai a lamentarsi, Giovane Autore!

Antonio ha detto...

E chi si lamenta! Solo, nella dura lotta per la conciliazione e per rendere mainstreaming le politiche di genere, vi sono aspetti folkloristici che il grande pubblico non dovrebbe ignorare. Ad esempio, che la Milano-Venezia è peggio della Salerno-Reggio Calabria...