6.10.05

Deconstructing a book: le peripezie di un giovane autore

COME SI FA a scrivere un libro? Cosa ci vuole? Quanto tempo? Quali risorse? Che tipo di pianificazione? Quando lo scrivi? Usi il computer, la macchina da scrivere o carta e penna? Domande che sembrano forse un po' ingenue, soprattutto per chi i libri li ama e - oltre a comprarli - li regala a destra e a manca. Quindi, che si sente "addentro". Però, sarà banale, ma tra leggerlo e scriverlo ci corre una gran bella differenza. Ad esempio, di costi.

Il piccolo libro che sta per entrare in circolazione, per esempio, costa venti euro (Iva inclusa). Mica pochi, direte voi. Ma sapete quanto ho pagato di bolletta telefonica nel fatidico bimestre luglio-agosto? 362 euro (più altri 180 circa di telefonino). Che c'entra, direte voi. C'entra, c'entra, risponde il mio conto corrente: se il libro lo scrivete da casa, telefonando a una sessantina di persone per le varie interviste, vi collegate alla rete con il modem per fare le ricerche e scaricare i materiali e tutto il resto. E non vi ho detto niente dei taxi...

Ma come, un libro sulle tecnologie e non usi ... (riempire lo spazio dei puntini con la prima tecnologia "risparmiosa" che vi venga in mente, da Skype a Fastweb). Ebbene, no. Punto. Magari la prossima volta. Però, nel manuale del perfetto giovane autore, c'è da mettere anche questo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

20 euro non sono, in effetti, pochi.
Almeno per un pubblico che pensa che 18 siano assuradamente troppi per il libro di Houellebecq - vedi scheda su Internet Bookshop.