12.2.04

Il pane � duro

EGREGIO POSTO DI ANTONIO,

Non ritengo possibile che al giorno d'oggi ci si accapigli ancora su questioni di lana caprina del mercato del lavoro quando evidentemente anni di scuola privata e sistemi esclusivi di educazione, basati sulla possibilit� di pochi che economicamente possono, consentono solo alle classi borghesi pi� agiate di veicolare i propri figli nei posti di lavoro che apparterrebbero ai lavoratori. Qui, in Italia intendo, il gioco si fa di anno in anno pi� pesante e la gente non ha coraggio di difendersi, i sindacati sono conniventi coi partiti e tutto finisce col solito magna-magna. Meno male che almeno i compagni ferrotramvieri, che vivono la loro situazione di disagio e di rischio occupazionale, hanno ancora il coraggio di lottare contro i mezzi di comunicazione asserviti agli interessi degli editori impuri e di mostrare la via alla classe lavoratrice difendendo l'interesse di tutti, compresi i pi� sfortunati. Qui, ogni giorno, la lotta per il pane diventa un'impresa titanica!

[Lettera firmata]

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