30.9.03

APPLE - Il segreto della Mela � nell'innovazione

di Antonio Dini

� buio in sala e risuona una vecchia canzone dei Beatles, "In my life". In seimila trattengono il respiro: la voce � proprio quella di Johnny Cash, il cantante americano scomparso da poche settimane. Inizia un applauso. Poi, si accendono le luci ed entra Steve Jobs. Un boato, tutti in piedi a battere le mani, come sempre quando entra il fondatore di Apple. Signori, anche quest'anno si � aperto ufficialmente l'Apple Expo di Parigi.

� la manifestazione, a met� tra la fiera informatica e l'happening per appassionati della casa di Cupertino, che porta anche in Europa gli annunci delle ultime novit�: nuovi portatili, nuovi servizi, tastiere e mouse senza fili, aggiornamenti per tutta la gamma di prodotti.

Ma nel dietro le quinte della kermesse c'� anche il momento, per una pattuglia ristretta di giornalisti europei, di incontrare Steve Jobs, che in dodici mesi ha scalato 44 posizioni nella classifica dei ricconi d'America, arrivando al 78esimo posto, con un patrimonio personale di 2,3 miliardi di dollari.
Antonio Dini

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Il Ceo di Apple non rilascia interviste singole, cos� come non parla di prodotti non ancora annunciati: a Cupertino raccontano che nel 1996 - rientrando dopo dodici anni di esilio dall'azienda che aveva fondato e allora prossima al tracollo - abbia imposto regole molto rigide per la gestione delle informazioni. Citando la storia di un Ceo chiacchierone che annunciava prodotti non ancora in vendita, cannibalizzando le vendite di quelli ancora sugli scaffali.

Ma la curiosit� pi� grande � un'altra: come fa un'azienda come Apple, che da anni detiene appena il 3-4% del mercato desktop, a calamitare l'attenzione dei media e del mercato con tanta intensit�? Tutti dicono che produca i migliori computer del mondo, perch� allora non cresce? "Migliorare la nostra quota di mercato? Beh, ci stiamo lavorando. Tuttavia - risponde Steve Jobs - ricordiamoci due cose. Prima di tutto la nostra strategia � quella di innovare, mentre la maggior parte degli altri copiano le nostre innovazioni. Questa strategia funziona bene: nei tre anni di crisi che sono appena passati, solo Dell e Apple hanno continuato a fare profitti. Dell perch� vende prodotti di fascia molto bassa, noi perch� abbiamo sempre innovato. Gli altri hanno perso, nel business del Pc, milioni di dollari: Hp ne ha persi 50 solo nell'ultimo trimestre. E poi la nostra quota di mercato � superiore a quella che ha Bmw nel settore automobilistico. Nessuno si fa problemi per questo, no? E poi, cos� come la Bmw non vuol vendere carrozzoni da quattro soldi, noi non vogliamo costruire computer che non abbiano un forte valore di tecnologia e innovazione".

Musica online. La settimana del l'Apple Expo di Parigi ha visto l'arrivo di una serie di nuovi prodotti (si veda l'articolo qui sotto), ma non il rilascio di una versione europea dell'Apple iTunes music store, il negozio musicale online che negli Usa, per quanto finora limitato alla sola clientela Mac, ha gi� venduto 10 milioni di canzoni in quattro mesi. Quando arriver� in Europa? "Stiamo lavorando duramente all'obiettivo di vendere anche in Europa. Ma - avverte Jobs - ci vuole tempo: non � una questione di tecnologia, ma di accordi con le case discografiche. Le etichette, per�, amano il nostro modello di business, il primo a funzionare utilizzando Internet. � semplice per gli utenti, ma complicato da realizzare tecnicamente, al punto che eravamo gli unici in grado di farlo".

Gi�, perch� se Apple � la Bmw dei computer, in realt� � numero uno in un'ampia serie di mercati: "Siamo i primi nei lettori Mp3, abbiamo venduto un milione di iPod in venti mesi, siamo i primi distributori di Unix-Linux con Mac Os X, i primi nell'editing digitale con Final Cut. Quando conta l'innovazione - continua - non arriviamo mai secondi, anche se accettiamo i migliori standard del mercato".

Le novit�. Come Usb 2, appena introdotto su tutte le macchine Apple. Che, peraltro, nel 1998 ha praticamente inventato il mercato Wi-Fi imponendo lo standard 802.11b, oggi accettato universalmente, e proponendo a gennaio quello dei prossimi anni, l'802.11g. Oltre a essere stati i primi a vendere un computer basato su un processore G5 per il mercato consumer (Amd sta rilasciando in questi giorni i primi Athlon 64, buona seconda).

Steve Jobs lascia anche spazio per qualche piccola cattiveria verso l'amico-nemico di sempre, Bill Gates, che inizi� la sua fortuna proprio vendendo software anche per Macintosh e che da dieci anni � al primo posto nella lista di Forbes: "A Redmond realizzano una versione nuova del loro sistema operativo ogni 5-6 anni (Longhorn arriver� nel 2006), noi una ogni dieci mesi. E a differenza di loro, mettiamo le funzionalit� che vengono richieste dai nostri clienti, migliorando e lasciando sempre la scelta dell'acquisto, come per tutti i prodotti. Non costringiamo come fa Microsoft ad aggiornare il sistema operativo perdendo compatibilit� con quello che c'era prima".

L'anno dei portatili. Il 2003 verr� ricordato per Apple come l'anno della musica, certamente, ma anche dei portatili: "I nostri sono i migliori, rappresentano il 42% delle vendite e tra qualche mese supereranno le vendite dei desktop. � un trend comune anche agli altri, se pure limitato al 26% per quanto riguarda i Pc. E siamo noi che abbiamo innovato, perch� non � solo questione di processore ma anche di schermo. I nostri sono pi� luminosi, pi� efficienti, pi� belli e, non dimentichiamolo, anche pi� sottili e leggeri, con le batterie migliori".

Un ultimo accenno ai Beatles, grande amore di Jobs, che per� per la terza volta affronta in tribunale la loro etichetta discografica, Apple Corp, per questioni di marchi registrati (Apple computer avrebbe invaso il suo spazio vendendo musica): "Quando � stato firmato l'accordo io non ero nell'azienda. Adesso, c'� disaccordo e andiamo dal giudice per risolvere la questione. Per� non c'� astio: i Beatles sono sempre il pi� grande gruppo musicale della storia". Parola di Steve Jobs.
Antonio Dini

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