15.7.03

Anche noi siamo come loro

UNA DELLE PRINCIPALI soddisfazioni del Meeting antirazzista di Cecina (dove si continua a pestare come fabbri sui bonghi, oltrepassando orari e livelli di decibel umani) � che da tre anni a questa parte c'� anche il Meeting di San Rossore. La prima edizione terminava con l'invito "Tutti a Genova", perch� il presidente della Regione, Claudio Martini (assessore alla Sanit� con il precedente Vannino Chiti), � un po' il nostro Lula. Uomo di partito ma di movimento, uomo di governo ma dentro alle cose della gggente e della societ�, "quella vera", non quell'altra. Qualunque sia.

Il Meeting quest'anno � uguale all'anno scorso. Anche la contestazione all'establishment della sinistra pi� sensibile da parte dei radicali (a Firenze, quand'ero in cronaca, c'era il Movimento di lotta per la casa, con annesse occupazioni e battaglie contro gli sfratti, qui c'� il Foro Contadino, che si batte per tematiche a sfondo agrario e non certo bucolico, ma nella sostanza � la stessa zuppa dell'omologo cittadino) � avvenuta pi� o meno nello stesso momento e con le stesse modalit�. E Lula-Martini ha invitato, come l'anno scorso, bello come il sole e senza giacca, al dialogo facendo esporre le ragioni della base dal palco. Tra un premio Nobel e l'altro.

Io quest'anno mi sono portato dietro il computer, Cecilia e Isabella. Sono rimasto murato in sala stampa (chiss� se Ciampi scende mai, con la vestaglia e le ciabatte, a vederla quando si ferma a dormire a San Rossore) a mandare l'audio nel gazebo della Cecinella dove abbiamo montato lo studio. Sono quindi pi� competente sul teatrino dei giornalisti locali (vecchi colleghi con cui ho lavorato dieci anni, praticamente sempre gli stessi, anche se un po' invecchiati, molti con la pancetta e qualche figliolo in pi�, soprattutto le testate non sono sempre le stesse ma il lavoro quello � sempre uguale, e anche le battute, vivaiddio) che non su quello politico. Per� � meraviglioso vedere quanto siamo autonomi, con le nostre belle guardie forestali che si fanno i cazzi loro (proprio come i vigili urbani a Firenze), gli ospiti un po' sempre quelli, gli attivisti decisamente sempre quelli, i leader e i pi� impegnati nei movimenti sempre quelli anche prima che ci fossero i movimenti e si stava tutti dentro i partiti ma un po' anche contro i partiti, e la sinistra pi� radicale e quella anche pi� parlamentare, e le donne che da femministe sono diventate assessori e presidenti ma rivendicano pi� che le battaglie il loro "ruolo storico" nel femminismo locale. Domani ci ritorno. Se rivedo anche lo stesso daino dell'anno scorso che bruca l'erba al limite del parcheggio, lo vado a salutare. Non faccio il maleduato come l'anno scorso.

(Per i pi� curiosi, ecco i volti del Meeting; direttamente dal sito della regione Toscana)

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