23.10.15

2015-12

DICIAMOCI LA VERITÀ: com’è questo iPhone 6s Plus? Ecco la prova “on the road” del telefono di Apple scritta per Macitynet. Tra l’altro, quella di scrivere queste prove dei nuovi iPhone per me è una sorta di rito annuale, cominciato tanto tempo fa, con il primo iPhone presentato, il giorno dopo la sua stessa presentazione: Esclusivo: Macitynet e la prima prova iPhone. Qui invece ecco come Apple ha costruito il rivoluzionario 3D Touch (ne riparlo più sotto): How Apple Built 3D Touch; e qui invece si ragiona sulle apparenti diversità che in realtà sono uguaglianze (una specie di Gesthalt al contrario): Analyzing Apple’s Statement on TSMC and Samsung A9 SoCs.

Se vi sentite “makers” dentro, è il momento di provarlo. Nelle nebbie della rete ho trovato questa sfida, il progetto DIY (do it yourself) perfetto: MintyBoost USB Charger Kit v3.0 (se ne parlava anche qui: Adafruit MintyBoost USB Charger Kit v3.0).

Una brutta notizia: è scomparso a 67 anni Gary Allen, che con il suo sito “ifo Apple Store” (chiuso da febbraio) si è guadagnato la fama di essere uno dei più energici e attenti osservatori delle cose di Apple.

Un dubbio agita le folle: Will Microsoft reemerge as a major mobile platform?

Se siete amanti del Markdown (e perché non dovreste? Ho scritto anche un libriccino elettronico sull’argomento: Markdown a tutta birra!, disponibile pure su Kindle e su iBookStore) ma preferite scriverlo in generiche applicazioni iOS prive di uno specifico set di comandi evidenziato (asterischi, cancelletti, parentesi autocompletanti etc) fear no more! Ecco una bella tastiera dedicata (solo in inglese per adesso) che potete usare con le varie app di vostra scelta: Markdown Keyboard - UpWord Notes. In più, Ulysses for Mac adesso salva direttamete “dentro” Medium (e nel testo si evince i ragazzi stanno preparando anche la versione per iPhone dopo quella per iPad, con buona pace di Daedalus, penso).

Il senso di alcune belle riflessioni di Italo Calvino sulla fotografia (in inglese):

The line between the reality that is photographed because it seems beautiful to us and the reality that seems beautiful because it has been photographed is very narrow…

e con un altro pensiero sulla distinzione tra scrittori-porcospino e scrittori-volpe.

Parliamo di cause legali e di brevetti violati. Mentre da un lato Apple ha incocciato in una università molto aggressiva, che ha vinto il primo grado di una causa su violazioni di brevetti, trovo interessante questa ricostruzione di Foss Patentes relativa a Oracle e Samsung riguardo a una precedente causa Apple vs Samsung che, in realtà, era mascheratamente un Apple vs Google. E sul ruolo degli esperti nominati dal giudice che determinano agli occhi della giuria la dimensione dei risarcimenti (e che possono essere indipendenti o molto di parte).

Apple ha presentato nuove tastiere, trackpad e mouse. Il mouse è più efficace, il trackpad ha il Force Touch/3D Touch e infine la tastiera ha un meccanismo di tasti ribassati simile al butterfly anche se ancora (a quanto pare, dal tear down 1 - 2 - 3 fatto da iSupply) fatto con i meccanismi di attuazione a forbice. Detto questo, tutti e tre sono dotati di batteria interna ricaricabile e hanno aggancio per il cavetto Ligthining (quello dei iPhone, iPod e iPad) che peraltro consente l’appaiamento istantaneo. Mi piacciono molto, anche se sono piuttosto costosi: non vedo l’ora di provarli. Anche se parte di quelli che condividono con me l’idea che il Touch3D sia davvero figo sono perplessi sulla poca “forza” con cui Apple ci investe sopra:

I really do think that Force Touch can be more than just a novelty on the Mac. And someone at Apple must think that, too, or the feature wouldn’t be rolling out across just about every trackpad that Apple makes. But putting it in the hardware is just half the story, and on the software side, we need more. A lot more. No matter what they end up calling it.

Invece, due note per El Capitan: una sulle pinned tab del nuovo Safari e l’altra sul modo di fare le note.

C’è un problema con la televisione. Il mondo dell’etere, del satellite e del cavo tradizionali stanno tramontando, come spiega il Wall Street Journal e come suggerisce anche The Verge. Anche Netflix, che da noi è diventata la grande novità, è in realtà entrato in crisi: ha investito molto per finanziare la crescita, forse troppo. E comunque chissà se basterà.

L’idea che se la passi bene solo l’industria del porno non è vera: ricorre quando ci sono nuove notizie (come PlayBoy che si dà al softcore per resistere alla concorrenza della rete) ma in realtà le cose sono diverse.

Ah, questa cosa del Post sulle copertine dei libri è simpatica.


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