31.5.12

Una tranquilla giornata di vento nel deserto del Mojave

QUESTO È IL posto dove parcheggiano gli aerei destinati ad essere smantellati o quantomeno "archiviati" per un certo periodo di tempo. Senza il peso dei motori, schiacciato da un vento fino a 100 nodi a causa di un'area di bassa pressione nel deserto, il 747-200 di Southern Air (società all cargo americana) ha fatto numeri da circo e la mattina dopo l'hanno trovato ruotato di 45 gradi.

27.5.12

Big guy in?

IL PROBLEMA DEI veterani di questa generazione che è stata quella che ha combattuto più di tutte. Ci pensate? Gli americani di oggi hanno combattuto più dei G.I. della Seconda guerra mondiale, più dei reduci del Viet-Nam... Ce lo dice Garry B. Trudeau con Doonsbury, come ogni domenica.


21.5.12

La stagione delle lauree negli Usa, praticamente un altro TED


È ARRIVATA LA stagione delle lauree americane e, con questa, l'emergente attenzione ai commencement address, i discorsi che vengono fatti da personalità invitate dai diversi college. A partire da quella oramai storica tenuta da Steve Jobs, sembra quasi che ci sia una sessione di conferenze su innovazione, idee, creatività e senso della vita.

Ecco qui una selezione, a cominciare da Barak Obama nel college femminile Barnard lo scorso 14 maggio


Questo è Alan Sorkin al Syracuse lo scorso 13 maggio


Questo invece è Michael Bloomberg alla University of North Carolina at Chapel Hill qualche giorno fa


Volendo questa cosa che i discorsi delle lauree siano come dei TED "diffusi", dimostra quanto sia capovolto il mondo. È il TED che dovrebbe essere una specie di collezione di commencement address e non viceversa...

Infine, ecco Neil Gaiman, che ha parlato davanti agli studenti neolaureati della University of the Arts in Philadelphia offrendo dieci consigli su come sopravvivere nel mondo dell'arte e letteratura.


Qui la sintesi dei dieci consigli:


  1. Embrace the fact that you’re young. Accept that you don’t know what you’re doing. And don’t listen to anyone who says there are rules and limits.
  2. If you know your calling, go there. Stay on track. Keep moving towards it, even if the process takes time and requires sacrifice.
  3. Learn to accept failure. Know that things will go wrong. Then, when things go right, you’ll probably feel like a fraud. It’s normal.
  4. Make mistakes, glorious and fantastic ones. It means that you’re out there doing and trying things.
  5. When life gets hard, as it inevitably will, make good art. Just make good art.
  6. Make your own art, meaning the art that reflects your individuality and personal vision.
  7. Now a practical tip. You get freelance work if your work is good, if you’re easy to get along with, and if you’re on deadline. Actually you don’t need all three. Just two.
  8. Enjoy the ride, don’t fret the whole way. Stephen King gave that piece of advice to Neil years ago.
  9. Be wise and accomplish things in your career. If you have problems getting started, pretend you’re someone who is wise, who can get things done. It will help you along.
  10. Leave the world more interesting than it was before.

Las Vegas

SONO PER POCHI giorni a Las Vegas. Rientro a Milano giovedì. La corsa negli Usa è la quarta in un mese e mezzo. Mi sono perso Saviano in tv, bombe, terremoti, votazioni e ballottaggi. Poco male. Vista da dieci chilometri sopra la superficie terrestre, l'Italia non è cambiata moltissimo. Potrei sbagliarmi, ma non credo che la troverò davvero diversa. Voi che ne dite?

Skyfall

STA PER USCIRE il nuovo 007, il terzo con Daniel Craig nella parte di James Bond e soprattutto del nuovo ciclo più "oscuro" e "realistico". Intanto che vi vedete il trailer qui sotto, io mi sto (lentamente) rivedendo tutti gli 007 in ordine cronologico. Un progetto collaterale spero interessante. Poi ne parliamo.



(Ok, si lo so: l'ha già fatto John Gruber, ma non ci pensavo quando ho iniziato! Giuro...).

20.5.12

Aha... It's you...

SIAMO DI NUOVO arrivati alla domenica: questa volta sono in trasferta a Las Vegas, ma c'è sempre tempo e modo per pubblicare il nostro Doonesbury di Garry B. Trudeau.



16.5.12

Carpiato volante

ERA DA PARECCHIO che non usavo l'espressione di cui sopra, ma solo perché è talmente impegnativa l'esecuzione del carpiato medesimo che non avevo tempo per metterla giù sulla tastiera. Carpiato, carpiatissimo volante. Ma quelli famosi tra i miei colleghi che viaggiano sempre come diavolo fanno anche a lavorare? Io sono indietro... Ora recupero però, non temete!

Torno da Atlanta più tardi oggi, poco più avanti (sabato) riparto per Las Vegas ma nel frattempo scrivo, scrivo, scrivo. Almeno, spero... Promesso!

(pant, pant: mannaggia ai carpiati)

13.5.12

...to himself.

SIAMO SEMPRE QUI: domenica, Garry B. Trudeau, Doonesbury. Business as usual. Anche nelle presidenziali americane.

12.5.12

Retromania

UN TEMA SUL quale mi interrogo da tempo e cui Matteo Bittanti ha saputo dare una interpretazione frammentaria e completa al tempo stesso. Suggestivo.

6.5.12

Showtime!

TORNA DOONESBURY ANCHE questa domenica, grazie a Garry B. Trudeau.


3.5.12

Insanely Simple (2012)

KEN SEGALL HA lavorato come creativo e art director per Apple (con e senza Steve Jobs) e per vari altri colossi della Silicon Valley e dintorni: IBM, Dell, HP. Veterano nel  mondo della pubblicità, per quattro volte con la mitica Chiat/Day, inventore della "i" di iMac, ha messo insieme i suoi ricordi e le sue esperienze in un libro che ho comprato a Orlando e finito di leggere a Milano (via Atlanta, grazie a Delta).

Insanely Great è una bella sintesi da "manuale di auto-aiuto" su come si fa business (ma anche altro) seguendo uno degli aspetti chiave di Steve Jobs: la semplicità. Il libro è breve, divertente, con un buon numero di aneddoti conosciuti e sconosciuti, sempre ben raccontati, e insiste molto su come si possa "accogliere" la lezione che la Apple di Steve Jobs ha impartito al mondo degli affari.

Moderatamente interessato alle regole per il business, sono più curioso della ricostruzione di Segall, che ha il pregio di essere un testimone diretto dell'epoca di Jobs (uno che adesso vuole venire a incassare quelle esperienze al supermercato dei libri furbetti) e lo sa raccontare con eleganza e piglio. Lettura consigliata, anche in inglese - sono 250 pagine stampate belle grosse, su Kindle ancora meno.

La copertina e il concept del titolo, da un punto di vista comunicativo, sono straordinari. Toccare per credere.